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Lampedusa, sbarchi senza fine. Il sindaco: "L'hotspot è pieno"

Nella notte altri 80 migranti sbarcati a Lampedusa. E Salvini sbotta: "Più di 1000 sbarchi in più rispetto all’anno scorso nel mese di settembre. Con l'aggiornamento di domani andremo ben oltre il +110%". Poi attacca il premier Conte

Lampedusa, sbarchi senza fine. Il sindaco: "L'hotspot è pieno"

A Lampedusa è una "emergenza continua. Conte si dovrebbe vergognare". In un post pubblicato su Facebook, Matteo Salvini attacca il premier e il governo per come stanno gestendo l'emergenza immigrazione degli ultimi giorni. "Altri 80 sbarchi nella notte - scrive il segretario della Lega - più di 1000 sbarchi in più rispetto all'anno scorso nel mese di settembre, con l'aggiornamento di domani andremo ben oltre il +110%". Quindi l'affondo: "#ConteVergogna". Salvini, che domenica mattina è volato a Bologna per presenziare al villaggio Coldiretti ("sempre a fianco dei nostri agricoltori e produttori: mangiare e consumare italiano, difendere a tutti i costi le nostre eccellenze"), prosegue dunque la sua battaglia contro l'invasione di migranti di queste ore a Lampedusa.

Nel giro di appena 12 ore a Lampedusa ci sono stati sette mini-sbarchi con l'arrivo di 180 migranti. I migranti sono stati portati nel centro di accoglienza dell'isola siciliana in contrada Imbriacola, dove si trovano ora 200 persone, più del doppio rispetto alla capienza. Un'ottantina di migranti sono arrivati nel giro di poche ore a Lampedusa. Secondo quanto è stato riferito, sabato sera le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia costiera hanno intercettato due barchini con a bordo 25 persone ciascuno, il primo alle 20 e il secondo alle 21. All'alba altri 30 tunisini sono stati bloccati sulla spiaggia di Cala Palme, dove erano arrivati con un barchino. Nelle ore successive sono arrivati altri quattro barchini, uno dietro l'altro, ognuno con 20-25 migranti tunisini e dell'Africa subsahariana. Gli arrivi, favoriti dalle condizioni di mare calmo degli ultimi giorni, sempre più spesso avverrebbero con una nave più grande o un peschereccio che avvicina i migranti a Lampedusa e poi li fa proseguire con piccole barche non adatte alla traversata dalla Libia.

A smentire Salvini, però, è il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello. "Non c'è nessuna emergenza. Sono arrivate otto imbarcazioni con 180 persone a bordo, alcune accompagnate dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza che li ha soccorsi, altre autonomamente come arrivano sempre", ha detto Martello ad Adnkronos. "Non sono per niente preoccupato", ha aggiunto il sindaco, spiegando che "i problemi si creano" solo "dal momento in cui i migranti vengono tenuti a Lampedusa per giorni. Ma se continua così - osserva Martello - significa che gli impegni che abbiamo preso con questo ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, funzionano". Quindi una durissima stoccata a Salvini: "Col precedente ministro nemmeno parlavamo". Poi l'ammissione: "L'hot spot di Lampedusa è pieno", anche se i migranti arrivati stanotte saranno trasferiti "già domani in altri centri".

A favorire i flussi di migranti sono le condizioni di mare calmo. Sabato, un'imbarcazione con 56 persone a bordo si era rovesciata al largo della Libia. A soccorrere i naufraghi la Guardia Costiera libica. "Dopo 80 ore in mare e omissione di soccorso da parte dell'Europa, pare che la barca che ci ha contattati sia stata soccorsa dalla guardia costiera libica 1h fa. @refugees e autorità libiche confermano", ha scritto su Twitter Alarm Phone, il network telefonico che per primo aveva lanciato l'allarme ricevendo un sos.

Sette migranti morti in Spagna

Ma i viaggi della speranza non sono diretti solo in Italia. Sempre sabato sette migranti marocchini, fra cui una donna, sono morti a seguito del naufragio del gommone a bordo del quale provavano a raggiungere le coste della Spagna. I sette corpi sono stati ritrovati sulla spiaggia di Ain Harrouda, a 17 chilometri da Casablanca. Solo tre i sopravvissuti, subito trasportati in ospedale.

Papa Francesco: "Non bisogna escludere nessuno"

Nel frattempo, continuano le prese di posizione pro-migranti della Chiesa. Nella sua omelia domenicale, Papa Francesco ha detto che non bisogna "escludere nessuno, lasciare fuori nessuno". Durante la messa per la 105esima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, il Pontefice ha sottolineato come sia la stessa Bibbia a predicare l'accoglienza degli stranieri. "Ecco perchè dobbiamo avere un'attenzione particolare verso i forestieri, come pure per le vedove, gli orfani e tutti gli scartati dei nostri giorni", ha spiegato il Papa, per poi aggiungere che le "vittime della cultura dello scarto" sono "tutti gli abitanti delle periferie esistenziali".

Anche il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, ha rivolto un appello alla solidarietà nei confronti dei "milioni di uomini e donne, bambini, giovani e anziani" che "ogni anno lasciano la propria terra in cerca di una vita migliore, di un luogo di pace o di progresso dove poter trovare rifugio e dignità". Popoli "tormentati dalla violenza, dalla fame, dalla disperazione, dalla guerra che cercano aiuto presso i paesi più ricchi e capaci". "I poveri che bussano alla nostra porta, i migranti che cercano una vita migliore sono il nostro prossimo nel bisogno", ha concluso Bassetti, "sono il nostro prossimo nel bisogno".

Il monumento per ricordare il dramma delle migrazioni

Infine, durante le celebrazioni della Giornata del migrante, il Papa ha inaugurato un monumento per ricordare il dramma delle migrazioni. È una zattera in bronzo e argilla dell'artista canadese Timothy Schmalz.

A bordo sono stati riprodotti 140 migranti di varie epoche e luoghi, dagli indigeni sudamericani agli ebrei perseguitati dal nazismo fino agli africani che fuggono dalla fame.

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