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Migranti, la Lega vuole il "blocco navale" davanti alla Libia

In un'interrogazione alla Commissione Ue la delegazione leghista al Parlamento europeo chiede di istituire un blocco navale davanti alle coste libiche per evitare le partenze dei migranti: "No agli sbarchi in un momento così grave"

Migranti, la Lega vuole il "blocco navale" davanti alla Libia

Per la delegazione leghista al Parlamento europeo la soluzione per fermare la ripresa degli sbarchi, che continuano nonostante il decreto con cui il governo italiano ha dichiarato insicuri i porti della Penisola, è quella di un blocco navale al largo della Libia.

La proposta è contenuta in un’interrogazione alla Commissione europea promossa dalle eurodeputate Annalisa Tardino e Francesca Donato, e sottoscritta da altri parlamentari del partito di Matteo Salvini."In un momento così grave, in cui chiediamo sacrifici ai nostri cittadini e il rispetto di rigide regole per contenere il contagio da coronavirus, non possiamo consentire lo sbarco a centinaia di persone provenienti dall'Africa", scrivono i deputati leghisti che chiedono di non sottovalutare "quanto sta accadendo in questi giorni sulle coste siciliane".

"Negli ultimi giorni abbiamo assistito a numerosi sbarchi di immigrati clandestini nonostante l'Italia non sia porto sicuro a causa dell'emergenza sanitaria, distribuiti tra hotspot stracolmi e alcune strutture private, riaperte per l'occasione, luoghi in cui non sarà possibile garantire la sicurezza dei cittadini", denunciano le due parlamentari europee che ricordano come gli sbarchi in tempo di emergenza sanitaria preoccupino cittadini e autorità locali. Proteste, ricordano nell’interrogazione, ci sono state a Lampedusa, Siculiana, Pozzallo, Ragusa, Porto Empedocle e Portopalo, soprattutto "a seguito della conferma del primo caso di positività al Covid-19 di un migrante arrivato".

"È evidente la grave responsabilità del Governo e della politica dei finti porti chiusi che rischia di produrre danni enormi, incrementando il rischio di contagio, oltre che incoraggiare il business dei trafficanti di esseri umani", spiega Annalisa Tardino. "La stessa commissione europea – prosegue - ha affermato nelle sue linee guida sulla restrizione dei viaggi verso l'Europa, che è lecito negare l'ingresso a cittadini di paesi terzi, qualora questi rappresentino una minaccia alla pubblica sicurezza".

Gli eurodeputati della Lega chiedono all’Europa di "intervenire con urgenza affinché i migranti soccorsi da Ong battenti bandiera di altri Stati, vengano trasferiti negli Stati di riferimento o in altri Stati membri, attraverso specifici corridoi sanitari". La parola d’ordine è "fermare gli sbarchi" ed, infine, "istituire, immediatamente, un blocco navale al largo della Libia". "In una situazione di crescente difficoltà economica del nostro Paese, con migliaia di famiglie italiane ridotte in povertà dal lockdown, continuare a destinare ingenti risorse alla gestione dei migranti è uno sfregio a danno dei nostri concittadini già provati da questa grave crisi economica, e alimenterà, sempre più, le guerre fra poveri a cui già assistiamo nei quartieri più degradati", accusa anche Francesca Donato.

Un gruppo di parlamentari di

sinistra, invece, nelle scorse ore ha fatto appello al premier Giuseppe Conte per chiedere al governo italiano di impegnarsi nelle ricerche e nel salvataggio dei 55 migranti dispersi da giorni nel Mediterraneo.

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