Elezioni politiche 2022

"Migranti? Ne ho le p... piene". E Salvini chiede il confronto a Letta

In comizio elettorale a Bari, Matteo Salvini ha puntato il dito contro Enrico Letta e la politica della sinistra, attenta solo ad aizzare le folle

"Migranti? Ne ho le p... piene". E Salvini chiede il confronto a Letta

Matteo Salvini durante un comizio a Bari ha acceso nuovamente i riflettori contro i migranti o, meglio, contro l'eccesso di sbarchi sulle nostre costre, che hanno portato oltre 70mila migranti dall'inizio di gennaio. La "sinistra chiede diritti, diritti per chi sbarca stanotte a Lampedusa: io ne ho le palle piene dei migranti. Io i diritti voglio darli a chi non arriva a fine mese". Parole forti da parte di Matteo Salvini in vista del voto del 25 settembre, dopo il quale se ci sarà un governo di centrodestra, il leader della Lega punta tutto sul ripristino dei decreti sicurezza.

Ma dal palco di Bari, Matteo Salvini ha attaccato Enrico Letta anche sulla questione fiscale: "Letta (Enrico Letta, segretario del Pd, ndr) non capisce perchè dice che non faremo mai la flat tax. Se ci stai seguendo Enrico, ti dico: 'stai sereno'". E poi ha aggiunto, punzecchiando il segretario dem: "E visto che c'è la fuga dei cervelli all'estero, Parigi ti aspetta e i cittadini elettori ti aiuteranno", ha aggiunto. E conclude: "Bisogna estendere la tassa semplice del 15 anche a dipendenti, famiglie e pensionati partendo da chi guadagna meno". Ma il segretario della Lega vuole anche avere un confronto con Enrico Letta, che continua a sfuggire: "Enrico quando vuoi, dove vuoi confrontiamoci anche su Rai 3 dove sono tutti amici tuoi. Da Fazio, dalla Gruber, da Milano, a mezzogiorno o a mezzanotte: quando vuoi. Temo non abbia idee su cui confrontarci".

Quindi, ha puntato il dito contro i modi di questa sinistra: "Mi dispiace che noi stiamo facendo una campagna elettorale come Lega portando idee e dall'altra parte ci siano solo insulti. Per un mese sono andati avanti con la Russia, Salvini è un agente russo ha preso i soldi dai russi. Adesso ce l'hanno con l'Ungheria, poi non so ce l'avranno con la Turchia, col Giappone. Però Letta e Conte non parlano di Italia e penso che verranno puniti anche per questo".

Ma mentre Enrico Letta continua a instillare dubbi sul centrodestra e sulla tenuta della coalizione, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi confermano che tra loro non ci sono attriti. Sebbene su alcuni argomenti ci siano divergenze, i leader sono in linea. "Non vedo l'ora che arrivi domenica perché poi per cinque anni, patti chiari amicizia lunga: con Silvio, con Giorgia, non si litiga, si lavora insieme e si risollevano le sorti di questo Paese. Questo vogliamo fare", ha detto Salvini dal palco di Bari. Ma c'è stato spazio anche per l'attualità stretta, con il caso dell'alluvione: "È da tre giorni che sento i sindaci che stanno spalando. È chiaro che se piove in una notte quello che piove sei mesi è complicato prevenire.

Però è chiaro che, se per burocrazia o ideologia, per anni, e può capitare ovunque, ti impediscono ti togliere la ghiaia per non disturbare i pesci, ti impediscono di tagliare gli arbusti, e se piove e l'acqua esce dai fiumi e travolge tutto provocando morti, non hai tutelato l'ambiente, sei un disgraziato".

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