Migrazioni, difesa e Mediterraneo: l'Europa si muove in linea con l'Italia

Maggiore coordinamento su sicurezza e flussi. Pronto il muro di droni. Patto per il mare

Migrazioni, difesa e Mediterraneo: l'Europa si muove in linea con l'Italia
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La Commissione europea prova a cambiare marcia su difesa e Mediterraneo annunciando il via libera alla roadmap al 2030 sulla difesa e al nuovo Patto per il Mediterraneo. Si tratta di due importanti novità che avranno un impatto significativo anche sull'Italia cercando di rispondere ai cambiamenti in atto nello scenario geopolitico globale. Il piano per la difesa europeo, dopo l'iniziale passo falso nella denominazione "ReArmEu", diventa "Roadmap 2030 per la difesa e la salvaguardia della pace" e, come spiega il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, "le recenti minacce hanno dimostrato che l'Europa è a rischio. Dobbiamo proteggere ogni cittadino e ogni centimetro quadrato del nostro territorio". Così il muro anti droni e lo scudo spaziale rappresentano le due novità più rilevanti ma le parole d'ordine sono l'aumento degli investimenti nella difesa e il maggior coordinamento negli acquisti di armi tra gli stati membri. Infatti, nonostante la crescita degli investimenti del 42% nel 2024, nella difesa europea permangono notevoli lacune. Da qui la proposta di quattro iniziative paneuropee: l'iniziativa europea per la difesa contro i droni (già muro anti-droni), l'Eastern Flank Watch, lo scudo aereo europeo e lo scudo spaziale per la difesa. La tabella di marcia prevede di lanciare "entro la metà del 2026" progetti congiunti e di organizzare il 40% degli acquisti nel campo della difesa in maniera "congiunta" entro fine 2027. Da un punto di vista finanziario inoltre l'Ue stima di mobilitare fino a 800 miliardi di euro di spese per la difesa tramite l'effetto combinato dei prestiti a tasso agevolato di Safe e l'applicazione della clausola nazionale di salvaguardia. Nel piano europeo, come spiega l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri Kaja Kallas, l'Ucraina svolge un ruolo importante poiché "è ancora la prima linea di difesa dell'Europa. Ecco perché le garanzie di sicurezza per l'Ucraina fanno parte della tabella di marcia". Una della aree più strategiche per l'Europa non solo nel campo della difesa, oltre al confine est, è il Mediterraneo per cui ieri la Commissione Europa ha lanciato il "Patto per il Mediterraneo". Si tratta di un piano basato su tre pilastri per sviluppare i rapporti tra l'Ue e i Paesi dall'altra parte del Mediterraneo. Il primo pilastro prevede iniziative sull'istruzione, sulla formazione tecnica e professionale, sull'accesso al sostegno al lavoro, della società civile e sulla cultura dell'impegno. Il secondo pilastro si concentra sul rafforzamento delle economie, rendendole sostenibili e integrate, modernizzando e rafforzando gli investimenti Ue nel commercio.

Ma è soprattutto il terzo punto legato alla sicurezza ad avere un peso rilevante per l'Italia poiché le migrazioni sono considerate una "sfida comune" essendo molti Paesi della regione diventati anche di destinazione, non solo di transito e di origine, una posizione "in linea con le priorità italiane" come spiega l'europarlamentare Alessandro Ciriani di Ecr/Fdi.

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