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La "minaccia" di Di Battista dall'Iran: "Ho quasi finito, torno"

Rispondendo su Instagram alla domanda di un follower di "tornare presto" in Italia "che i due Matteo stanno rompendo il c...", Alessandro di Battista assicura: "Ho quasi finito e torno". L'obiettivo? Aiutare Di Maio e combattere il Pd

La "minaccia" di Di Battista dall'Iran: "Ho quasi finito, torno"

Il Movimento 5 Stelle è vicino all'autodistruzione e Alessandro Di Battista cosa fa? Le "ferie" in Iran. Questa la critica che gli rivolgono su Instagram alcuni followers, sostenitori pentastellati che proprio non si capacitano dell'assenza di Dibba nella fase più critica del Movimento, sempre più giù nei sondaggi e rimasto privo di una chiara leadership. In realtà, a quanto pare l'alter ego Luigi Di Maio non è andato in vacanza. Starebbe realizzando un reportage per Loft, la piattaforma tv del Fatto Quotidiano.

Ma la base preme per un suo rapido ritorno in Italia. Il conto alla rovescia è iniziato. A inizio mese, a un simpatizzante grillino che gli chiedeva di rientrare perché "il Movimento ha bisogno di te", Di Battista ha risposto: "Torno tra tre settimane". Promessa ripetuta anche a un altro follower che se la prendeva con "i due Matteo che stanno rompendo il c...": "Ho quasi finito e torno". Ma per fare cosa? Non ci sono dubbi che Dibba abbia preso un periodo di "riposo" dalla politica dopo essere stato emarginato dall'(ex?) amico Di Maio. Giggino, nei due anni e quattro mesi da capo politico dei 5s, ha fatto il bello e il cattivo tempo.

Tuttavia, ora che il ministro degli Esteri ha fatto un passo indietro, Di Battista potrebbe ritagliarsi un certo spazio nel Movimento. Ufficialmente, il suo ritorno in Italia sarebbe dettato dalla voglia di dare una mano all'amico Luigi. Si dice che i due, dopo un lungo freddo, abbiano ripreso a dialogare. L'obiettivo? Bloccare il progetto di Beppe Grillo di un'alleanza stabile con il Pd, quindi l'inserimento definitivo del Movimento nel campo progressista. Idea bocciata con forza da entrambi i "figliocci" del comico. L'ex capo politico resta un ferreo sostenitore della terza via, mentre Di Battista rappresenta invece l'ala di destra del M5s.

Tornare a combattere insieme come ai vecchi tempi. Gridando "al lupo" contro la casta, come conferma l'annunciata manifestazione del 15 febbraio contro il possibile ripristino dei vitalizi per i senatori. Senza dimenticare il referendum del 29 marzo sul taglio dei parlamentari. Misura proposta e varata su input dei 5 Stelle. Ma attenzione. Perché il grande ritorno di Dibba potrebbe portare alla caduta del governo. E quindi a nuove elezioni. Alle quali, clamorosamente, lo stesso Di Battista potrebbe presentarsi da solo insieme all'amico Gianluigi Paragone. Fantapolitica? Chissà. Ma un sondaggio li dà al 5,2%.

Quindi occhio.

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