Politica

Il ministro in piazza contro se stesso

Andrea Orlando manifesta con la Cigl contro le politiche del lavoro fatte dal governo di cui lui stesso ministro

Il ministro in piazza contro se stesso

Ieri il Ministro del Lavoro ancora in carica, Andrea Orlando, ha partecipato al corteo della Cgil che manifestava contro il governo Draghi e le politiche del lavoro dello stesso Orlando. Il goffo tentativo dell'esponente del Pd di dire che era una manifestazione “per” e non “contro” ha reso solo più surreale la sua presenza.

Persino dal palco Landini ha ripetuto, come già in altre interviste, forti critiche al governo in carica. In particolare il leader dalla Cgil, come pure quello della Uil Bombardieri, già in piazza insieme contro questo governo, ha sottolineato la mancata concertazione. E il fatto che i sindacati venissero convocati per essere messi a conoscenza dei decreti solo dopo essere stati decisi.

Da qui la presenza surreale di Orlando che alla manifestazione ha detto: "Oggi la Cgil chiede solo di proseguire un metodo che è quello che caratterizza tutte le democrazie europee, quello del dialogo sociale e del confronto col mondo del lavoro. È la ragione per cui pensa sia giusto appoggiare questa parola d’ordine Per noi è stato un approccio decisivo. L'auspicio è che si prosegua su questa strada con il coinvolgimento delle parti sociali”.

Orlando quindi chiede al prossimo governo di proseguire col dialogo sociale con i sindacati. Quello che Giorgia Meloni ha gia detto di volere aprire; mentre Orlando, da Ministro del Lavoro, non lo ha avuto.

Le contraddizioni dell'esponente di governo

Ricordiamo ad esempio come non si sia neppure presentato al tavolo sindacale convocato al suo Ministero quando ha deciso di concedere la cassa integrazione straordinaria per un anno a 3000 lavoratori Ilva senza accordo sindacale. Una cosa mai successa. I sindacati non la volevano, perché avrebbe comportato stralciare il precedente accordo faticosamente raggiunto nel 2018, mentre Orlando la firmò senza neanche presentarsi al tavolo e mandando un funzionario del ministero.

Questa critica dei sindacati contro Orlando è stata riferita allo stesso segretario Enrico Letta quando li ha incontrati a Taranto in campagna elettorale. Davide Sperti, segretario della Uil di Taranto, ci ha raccontato che a Letta i confederali lamentarono proprio l’atteggiamento di Orlando che non solo ha creato il precedente di una cassa concessa senza accordo sindacale, e la responsabilità di mandarne a casa tremila, ma anche di aver contribuito a sminuire ogni potere di forza dei lavoratori verso l’azienda, dal momento che il ministro del Lavoro (del Pd) si è schierato con l’azienda e contro i lavoratori.

Addirittura quando invece Orlando scese in piazza per incontrare i sindacati che manifestavano per i navigator, Orlando, che in quel caso li salvò concedendogli la proroga, chiese a Bombardieri: "per piacere di ai metalmeccanici di non attaccarmi per Ilva".

Oggi quello stesso Ministro, ancora in carica, scende in piazza con la Cgil per chiedere la concertazione (che lui non ha fatto), al governo che verrà. Non solo. Orlando dice che la manifestazione è anche per ribadire che l’Italia è antifascista. E infatti Landini sul palco torna a chiedere lo scioglimento di Forza Nuova.

Eppure proprio un anno fa, dopo l’assalto alla sede della Cgil, il Pd insieme agli altri partiti di centrosinistra votò un ordine del giorno in Parlamento per sciogliere Forza Nuova. Accusando di "fascismo" il centrodestra che non lo votò perché considerato inutile. È passato un anno e tornano a chiedere lo scioglimento di Forza Nuova.

Persino il ministro del governo in carica.

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