Q uando dalla Puglia hanno cominciato a rincorrersi le notizie della strage, sono affiorati i primi timori. Per lungo tempo i parenti e gli amici hanno sperato, così come hanno sperato calciatori e dirigenti che lo conoscevano bene. Ma alla fine è stato tutto spazzato via dopo il riconoscimento ufficiale: tra le vittime dello scontro fra i due treni c'è anche Salvatore Di Costanzo. Lui, 56 anni, di Bergamo, quartiere Colognola, sposato, padre di un figlio e una figlia, era un agente di commercio ma anche un volto molto noto del calcio dilettantistico lombardo: nell'ultima stagione ha allenato la Verdellinese e il Brusaporto, l'anno prossimo avrebbe invece guidato il Casazza. Di Costanzo si trovava in Puglia per un incontro di lavoro. Martedì mattina era atterrato a Bari con un volo proveniente da Orio al Serio; poi un sms a un amico, quindi il silenzio. E quando si è diffusa la notizia della tragedia la famiglia si è messa subito in viaggio verso la Puglia. Fino a ieri mattina il 56enne risultava ancora disperso, le speranze sono state cancellate più tardi. «Purtroppo è arrivata la notizia che nessuno voleva arrivasse...», scrive su Facebook il Casazza Calcio. «La famiglia si legge ancora - ha riconosciuto il corpo deceduto del mister Di Costanzo Non ci sono parole per descrivere questa bruttissima notizia, siamo vicini a tutti i familiari». Di Costanzo era molto conosciuto e particolarmente stimato nel mondo del calcio giovanile: era infatti riuscito a entrare nel cuore dei calciatori che aveva allenato e delle società che aveva guidato. E sono tanti i messaggi di cordoglio che si accavallano sul web.
Lo ricordano gli amici, i conoscenti, tutte le persone che avevano lavorato con lui. E che fino all'ultimo hanno sperato, immaginando che non fosse salito su uno di quei treni sbriciolati riuscendo a sfuggire a un destino atroce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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