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Molestie a una hostess, bufera su Musk. Lui: "Le accuse? Politicamente motivate"

Episodio del 2016, il miliardario avrebbe pagato 250mila dollari per chiudere la vicenda. Il recente endorsement per i repubblicani

Molestie a una hostess, bufera su Musk. Lui: "Le accuse? Politicamente motivate"

La situazione è grave, ma la traduzione dall'inglese rischia di renderla anche piuttosto greve. Lo «scoop» sui guai del miliardario Elon Musk per una presunta molestia sessuale, anticipata da Business Insider, è stato infatti riportato dai media italiani come segue: a una hostess che lavorava «come membro» dell'equipaggio, Musk avrebbe mostrato «il pene»; e qui il buon gusto già suggerirebbe un salvifico atterraggio d'emergenza. Invece no, si continua a volare alto.

I mastini di Business Insider, entrando dentro l'affare, hanno infatti accertato i dettagli della scabrosa vicenda. Si è quindi scoperto che quello sporcaccione di Elon «lo» avrebbe pure «strofinato contro la sua (sua di lei ndr) gamba, senza il consenso della donna». Un comportamento da disturbato sessuale (il fattaccio risalirebbe a 4 anni fa) che è costato al fondatore dell'azienda aerospaziale SpaceX un risarcimento stellare, pari a 250 mila dollari: la somma che la povera (ora ex povera) hostess molestata si è convinta ad accettare, evitando di denunciare l'avvilente performance in alta quota.

Nel 2018 - sempre che le informazioni divulgate dai segugi di Business Insider non siano fake - Musk era vittima forse di una patologica «turbolenza» a sfondo erotico, e ciò non solo tra le nuvole a bordo del suo Gulfstream G650ER, ma pure quando aveva i piedi piantati in terra: una posizione «stabile» che tuttavia non ha impedito al dominus di Tesla di perdere la testa «offrendo alla hostess un cavallo in dono in cambio di un massaggio intimo». Tutto davanti a testimoni, che l'assistente di volo nel mirino di Elon avrebbe minacciato di portare in tribunale in caso di «mancato accordo finanziario»; e si sa come negli Stati Uniti, sul punto, siano pignoli.

A confermare la storia boccaccesca ci sarebbero anche registrazioni ed email che Business Insider sostiene di «aver visionato». Un particolare su cui riflettere (si fa per dire): pare che l'assistente di volo tanto cara a Elon abbia «confidato all'amica che, dopo aver accettato il lavoro, era stata incoraggiata a prendere la licenza di massaggiatrice proprio per fare massaggi a Musk».

La scena che ne è seguita non sfigurerebbe in una commedia sexy anni '80, con Musk in versione Renzo Montagnani e l'hostess dello scandalo in formato Edwige Fenech: «Quando sono arrivata ho visto Musk completamente nudo tranne che per un lenzuolo che copriva la metà inferiore del suo corpo. Durante il massaggio lui mi ha mostrato i genitali e mi ha toccata»; per poi proseguire le avances una volta giunti a destinazione: «Mi ha offerto in dono un cavallo se avessi fatto di più, riferendosi chiaramente ad atti sessuali».

A questo punto la hostess, evidentemente disinteressata a omaggi equini, si sarebbe limitata al «massaggio normale», senza accettare profferte di «extra». Un diniego cui Musk avrebbe reagito prima «cambiando alla donna tutti i turni di lavoro» poi «licenziandola in tronco». Insomma, tarpandole professionalmente le ali: circostanza piuttosto penalizzante per un'assistente di volo. Sta di fatto che la hostess-massaggiatrice ha deciso di passare al contrattacco, affidandosi a un avvocato che ha ottenuto per la sua cliente la bella cifra di 250 mila dollari.

Intanto Musk ha definito l'articolo di Business Insider «politicamente motivato». Annunciando che non voterà più per i democratici, ma per i repubblicani.

Sessualmente parlando, Trump è una garanzia.

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