Trema ancora la terra in Molise, dopo la scossa della notte di Ferragosto. Se allora la magnitudo era stata del 4.7 ieri sera alle 20.19 ieri l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ne ha rilevata una del 5.2. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 9 chilometri a Montecilfone, in provincia di Campobasso, vicino ai comuni di Palata, Larino e Guglionesi. Più forte del precedente, e più prolungato, il sisma è stato avvertito non solo in Molise ma anche in Abruzzo, in Puglia, nelle province di Napoli e Palermo e persino a Roma. Percezione decisamente più attenuata invece nell'aquilano, il cui territorio insiste su una dorsale diversa.
Panico tra i residenti dei comuni molisani, che si sono immediatamente riversati in strada, ma anche tra i turisti in vacanza sulla costa: se a Ferragosto la scossa aveva sorpreso quasi tutti nel sonno, ieri a quell'ora molte persone erano a tavola per la cena. A Campomarino non ci sono stati danni ma alcuni abitanti sono stati colti da malore. Lievi danni alle case si sono invece registrati nel paese di Palata (in provincia di Campobasso) dove secondo una prima ricognizione ci sono crepe nei muri e danni interni alle abitazioni, con piatti, bicchieri in frantumi e mobili spostati. Per tutta la serata i Vigili del fuoco hanno effettuato verifiche tecniche in colaborazione con i sindaci di una ventina di comuni molisani: anche in altri paesi sono state segnalate lesioni ad alcuni edifici.
Quella delle 20.19 non è stata l'unica scossa. La terra ha tremato ancora nei minuti successivi, e precisamente alle 20.26 (magnitudo 2.8, epicentro a 6 km da Montecilfone) e alle 20.30 ( magnitudo 3.0 a 6 km da Guglionesi).
Come detto, il terremoto è stato chiaramente avvertito anche in grandi città come Napoli, sia ai piani alti che a quelli più bassi degli edifici. La sala di monitoraggio dell'Osservatorio vesuviano è stata subissata dalle telefonate di cittadini preoccupati, che chiamavano sia dal centro città che dall'entroterra vesuviano, ma anche nelle zone interne dell'Avellinese e del Sannio. A ieri sera in Campania non si avevano notizia di danni a cose o persone. Paura anche a Rieti e nei comuni dell'Alto Velino che erano già stati devastati dal sisma del 2016, mentre in Abruzzo a Vasto, San Salvo e nei paesi del Vastese interno centinaia di persone sono fuggite dalle loro abitazioni, uscendo per strada. Il sindaco di Vasto ha subito convocato in municipio un vertice con le forze dell'ordine per coordinare i sopralluoghi e coordinare eventuali emergenze.
Secondo il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni quello di ieri sera in Molise è stato «un terremoto molto simile in termini di natura a quello di San
Giuliano di Puglia del 2002» e ha anche spiegato come la faglia interessata sia la stessa del sisma che colpì il Molise 16 anni fa (nel 2002 vi furono 30 morti e circa 3000 sfollati) e della scossa registrata nei giorni scorsi.
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