È il mondiale dei macellai: l'Italia vuol far tutti a fette

Nazionale azzurra favorita al campionato del settore. Una lunga tradizione in punta di coltello

È il mondiale dei macellai: l'Italia vuol far tutti a fette

Nel biennio d'oro per gli atleti azzurri nelle competizioni internazionali, chissà che anche i Mondiali di macelleria alla fine non sentano risuonare l'inno di Mameli. Da pochi giorni la Nazionale italiana Macellai è atterrata a Sacramento (Usa) per partecipare al World Butchers' Challenge, e il team azzurro si presenta ai nastri di partenza da campione d'Europa in carica. L'evento, iniziato da alcuni giorni ma che vivrà i momenti clou tra oggi e domani ci vede partire coi favori del pronostico, ma trionfare non sarà semplice: davanti a 20mila persone si confronteranno 16 squadre nazionali, chiamate a realizzare un'intera vetrina «a tema» nel minor tempo possibile partendo dalle carni da disossare.

Naturalmente, capire i meccanismi di gara non è proprio facile: per semplificare, se in una squadra di calcio esistono portieri, difensori e attaccanti, anche tra gli azzurri della macelleria i ruoli sempre in punta di coltello sono distinti, e mescolano figure poco familiari al grande pubblico, come il disossatore o il creativo, con ruoli dai nomi più aderenti al gergo calcistico, come il rifinitore o il regista. La nazionale si compone di 13 artigiani di cui 7 senior: Francesco Camassa, Andrea Laganga, Gianni Giardina, Mara La Bella, Orlando Di Mario, Davide Cecconi e Roberto Passaretta. I gruppi degli apprendisti e dei giovani contano invece 3 elementi ciascuno (Anna Moretti, Simone Di Ciano e Marco Iuculano tra i primi, Martino De Mita, Claudio Fidone e Daniele Gargano per i secondi). «Sarà un Mondiale molto competitivo ma noi non temiamo nessuno e faremo di tutto per vincere» spiega Orlando Di Mario, il presidente della Nazionale Italiana Macellai.

«Non è importante solo la tecnica conferma il maremmano Andrea Laganga - ma insieme a preparazione e conoscenza serve la predisposizione alla competizione e al gioco di squadra. La logistica non gioca a favore delle squadre europee: la difficoltà di spedire materiale negli Usa, tra costi e restrizioni del caso, ci potrebbe limitare nella scenografia complessiva, uno dei criteri che pesa sul giudizio totale. Punteremo quindi sopratutto sullo stile e la professionalità che ci contraddistingue: la nostra non è una formazione scolastica come accade in altri Paesi, ma prettamente familiare, tramandata da generazioni». Dopo i primi due giorni di ambientamento a Sacramento, dal terzo sono finalmente iniziate le gare: per la nostra nazionale il battesimo è iniziato proprio ieri pomeriggio con le prove degli apprendisti Anna Moretti e Simone Di Ciano, seguiti (quando in Italia sarà già tarda sera) dai giovani Martino Demita e Claudio Fidone. Prima gareggeranno i più giovani, poi nella giornata di oggi si sfideranno i Senior, ovvero i migliori macellai al mondo.

L'Italia partecipa ai Mondiali per la seconda volta dopo la prima esperienza di Belfast nel 2018. Allora hanno incrociato i coltelli soltanto i macellari Senior e l'unico premio per la nostra compagine è andato a Francesco Camassa, inserito nel World Team 2018.

Questa volta gli azzurri sognano di portare tutta la squadra sul gradino più alto del podio, e in omaggio al sano campanilismo del nostro Paese praticamente ogni membro della squadra si è portato in valigia le bandiere delle rispettive regioni, dalla Trinacria siciliana al Pegaso toscano, pronti a sventolarle alla prima occasione.

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