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Adesso si muove la Farnesina: scontro sul Monte Bianco

Nella nota diplomatica si annuncia che le misure unilaterali adottate per il Monte Bianco "non potranno avere alcun effetto e non sono riconosciute dall’Italia"

Adesso si muove la Farnesina: scontro sul Monte Bianco

Su indicazioni della Farnesina un "forte disappunto" è stato espresso dall’ambasciata italiana a Parigi alle autorità francesi per le misure di protezione del sito naturale del Monte Bianco adottate dalla Prefettura dell'Alta Savoia e che hanno investito anche territori sotto sovranità di Roma.

"Tali misure unilaterali, che non possono e non devono incidere sul territorio italiano, non potranno avere alcun effetto e non sono riconosciute dall’Italia", si legge in una nota diplomatica. Nel documento il ministero degli Esteri ha ricordato che la parte francese aveva espresso la propria disponibilità ad affrontare la questione all'interno della Commissione mista che si occupa della manutenzione dei confini. Il ministro Luigi Di Maio ha tenuto che fosse ricordato che Italia e Francia avevano concordato sulla necessità di "evitare qualsiasi iniziativa unilaterale delle autorità locali" su queste zone.

Lo stesso Di Maio ha anche chiesto che fosse formulata alle autorità francesi la richiesta di intervenire sulla Prefettura dell'Alta Savoia affinché questa non includa"nelle misure ufficiali locali le zone oltre confine rientranti in territorio italiano, e ricadenti come tali sotto la sovranità nazionale dell'Italia". In ogni caso, il nostro ministro degli Esteri ha ribadito che "tali misure unilaterali che non possono e non devono incidere sul territorio italiano" e "non potranno avere alcun effetto e non sono riconosciute dall'Italia".

Quella relativa alla cima più alta del Monte Bianco è una questione estremamente delicata e, da tempo, è al centro di una contesa internazionale fra il nostro Paese ed i “cugini” transalpini. La stessa cima del massiccio e la zona del Colle del Gigante - Punta Helbronner sono importanti per il nostro Paese in quanto punto di arrivo della funivia proveniente da Courmayeur e come sito dello storico rifugio Torino. In base ai trattati del 1860 risalenti all’Unità d’Italia, la sovranità spetta al nostro Paese, nonostante storicamente appartenesse alla contea di Savoia di area francese. Nel giugno 2019 i comuni transalpini di Chamonix e Saint-Gervais hanno hanno unilateralmente modificato i propri confini, facendo ricadere il rifugio Torino all'interno del territorio francese. La situazione è venuta alla luce nel giugno del 2019, quando le autorità transalpine hanno vietato l'atterraggio in parapendio in tutta la zona.

Il caso è stato portato in Parlamento per la prima volta dal deputato di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida, che ha presentato un’interrogazione parlamentare al governo. Lo scorso 12 ottobre è arrivata la risposta da parte del sottosegretario Ivan Scalfarotto: "Il governo tramite l’ambasciata a Parigi ha subito proceduto a rappresentare formalmente e con fermezza alle autorità francesi, la tradizionale posizione italiana riguardo ai confini".

Soddisfazione per il passo compiuto dal ministero degli Esteri è stato accolto con soddisfazione da Lollobrigida."Di Maio si è finalmente svegliato", ha affermato oggi il deputato. "Grazie alla mobilitazione di Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni- ha continuato- abbiamo distolto l'attenzione del ministro degli Esteri dalla sua attività prevalente di impossessarsi di poltrone per sé e per gli amici. Finalmente parla dello scippo di un'area del Monte Bianco da parte della Francia. Per 15 mesi indifferente all'occupazione di una porzione di territorio italiano da parte dei transalpini aggravatasi con gli atti perpetrati dai sindaci di Chamonix e Saint-Gervais".

Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera ha poi attaccato Di Maio affermando che "il titolare della Farnesina ha dato un segno di vita annunciando una formale protesta contro i francesi e il non riconoscimento degli effetti dell'abuso sui nostri confini. Aspettiamo però atti concreti e rapidi. Di Maio non pensi che per risolvere questo contenzioso e per ottenere giustizia basti una nota in cui si esprime forte disappunto". Lollobrigida ora chiede garanzie per il comune di Courmayeur, per tutelare anche gli operatori turistici e le guide alpine che stanno pagando direttamente le conseguenze di questo furto. "La violazione dei confini è una cosa intollerabile, pretendiamo il rispetto degli accordi internazionali.

Fratelli d'Italia vigilerà", ha concluso Lollobrigida.

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