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Moratti incalza Fontana. E spunta pure l'ipotesi Giorgetti

Un'imbarazzante contesa sulla candidatura. E strane fibrillazioni fra i partiti. Il bollettino politico regionale segnala acque molto agitate a Palazzo Lombardia

Moratti incalza Fontana. E spunta pure l'ipotesi Giorgetti

Un'imbarazzante contesa sulla candidatura. E strane fibrillazioni fra i partiti. Il bollettino politico regionale segnala acque molto agitate a Palazzo Lombardia. E qualcuno già immagina l'arrivo di un «paciere» di rango.

Intanto, fra i postumi della crisi e le scaramucce della vigilia elettorale, sulla Regione più grande d'Italia continuano a scaricarsi forti tensioni. E se ogni giorno ha la sua pena, lunedì il governatore Attilio Fontana ha dovuto mettere mano alla giunta per sostituire il dimissionario assessore alla Casa Alessandro Mattinzoli - gelminiano fino in fondo - e ieri è stato costretto a far fronte all'offensiva della sua vice, Letizia Moratti, sempre più convinta di candidarsi a presidente, nelle Regionali che saranno celebrate fra 8 mesi circa.

Pare ormai tramontata l'ipotesi di un «election day», idea di un accorpamento fra voto regionale e politico che qualcuno accarezzava anche per evitare l'ingombrante ritorno in Regione di deputati e senatori che a settembre rischiano di essere bocciati.

Ma durante l'incontro fra il gruppo leghista e il presidente, si è parlato anche del caso Moratti. La ex sindaco di Milano (ed ex ministro) è stata chiamata un anno e mezzo fa in Regione per raddrizzare una campagna vaccinale che sembrava partita male, ed è proseguita molto bene. Assessore alla Sanità, vicepresidente e - secondo i suoi - candidata alla presidenza nel 2023. Promessa o meno che fosse, questa candidatura per la Moratti esiste già. E ieri lo ha ribadito. «Ho dato la mia disponibilità al centrodestra e la riconfermo». Il problema è che lo stesso Fontana è candidato, per ora della Lega, ma se dovesse ricevere l'imprimatur dell'intera coalizione - hanno fatto sapere dal partito - «qualche riflessione andrà fatta». Moratti chiede «un chiarimento». «Credo sia doveroso e urgente» ha avvertito ieri, e Fontana ha sbottato: «Se si sente a disagio - ha commentato alludendo alle dimissioni - ci sono tante opportunità...». Ma per qualcuno, fra le opzioni contemplate dalla vicepresidente, ci sarebbe anche una candidatura «con chi la sostiene». A meno che, per sbloccare lo stallo, non arrivi a sorpresa la discesa in campo di un «big» in grado di mettere d'accordo tutti.

E qualcuno pensa al ministro leghista Giancarlo Giorgetti.

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