Morta la donna colpita al collo dal killer. Campiti: la quarta vittima

Fabiana De Angelis, 50 anni, è morta. Colpita al collo, operata e ricoverata in Terapia intensiva al Sant'Andrea non ce l'ha fatta

Morta la donna colpita al collo dal killer. Campiti: la quarta vittima

Fabiana De Angelis, 50 anni, è morta. Colpita al collo, operata e ricoverata in Terapia intensiva al Sant'Andrea non ce l'ha fatta. Ieri sera i medici hanno dichiarato la morte cerebrale della donna. Sale a quattro vittime il drammatico bilancio della sparatoria di Fidene mentre i feriti restano tre, due ricoverati. Oggi, intanto, interrogatorio di garanzia per Claudio Campiti, il 57enne originario di Ladispoli che ha pianificato una strage all'assemblea condominiale e ucciso Nicoletta Golisano, Elisabetta Silenzi, Sabina Sperandio e la De Angelis. Il gip dovrà convalidare il fermo per il pluriomicida di Ascrea, Rieti, bloccato da Silvio Paganini, 67 anni, mentre faceva fuoco contro l'intero consiglio di amministrazione del Consorzio Valleverde.

In fuga con 6mila euro in contanti, passaporto e tre zaini zeppi di indumenti. In quale Paese voleva rifugiarsi il killer? La Glock modello 41 calibro 45 sottratta al poligono di Tor di Quinto, un caricatore da 16 colpi, un altro da 13, 155 cartucce nel giaccone, un coltello a serramanico e un pugnale da sub allacciato a una gamba. Campiti aveva pensato a tutto per annientare i suoi «nemici», i consorziati che gli avevano inviato due ingiunzioni di pagamento. Poco più di duemila euro che Campiti non aveva alcuna intenzione di sborsare. Immobilizzato a terra Campiti urla: «Maledetti, mi avete lasciato sei anni senza acqua». È l'assurdo movente dovuto al fatto, come spiega al pm Bruna Marelli, presidente del consorzio, che Campiti non aveva eseguito i lavori di allaccio in fogna, nonostante il denaro concesso dal Comune di Ascrea. Un risentimento che cova per anni, Campiti. La vendetta, poi, la pianifica per tempo, iscrivendosi al Tiro a Segno Nazionale di Roma, diventando un tiratore scelto. Trenta colpi su trenta dritti al bersaglio, scrivono sul diploma conseguito nel 2020. Tessera premium, domenica mattina Campiti aspetta in auto che si aprano i cancelli del poligono. Alle 8,55 va dritto in armeria dove chiede la Glock che conosce bene. Acquista i proiettili e se ne va, indisturbato, senza passare per la linea di tiro. Mentre il presidente del poligono, Bruno Ardovini, si è autosospeso, i carabinieri interrogano Giovanni Maturo, l'istruttore incaricato della consegna delle armi agli iscritti.

«Mi ha chiesto espressamente una Glock calibro 45 che già aveva operato in passato» mette a verbale il collaboratore del poligono.

Le indagini proseguono per accertare le responsabilità della direzione e degli addetti della struttura, già sottoposta a sequestro. Possibile che al cancello di uscita non ci sia stato alcun controllo?

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