
Si chiama Khairi Saadallah ed è un rifugiato libico di 25 anni noto ai servizi segreti inglesi, l'uomo che sabato pomeriggio ha accoltellato ed ucciso tre persone ferendone altre due, in un parco pubblico di Reading. L'episodio è avvenuto alle 7 di sera di una giornata assolata, a Forbury Gardens, dove qualche ora prima si era svolta una manifestazione pacifica di Black Lives Matter non collegata in alcun modo all'aggressione. L'area era gremita di gente che si godeva il weekend, bevendo qualcosa insieme agli amici, chiacchierando, facendo giocare i cani. Tutto sembrava tranquillo, come hanno confermato i molti testimoni presenti, quando all'improvviso un uomo ha cominciato a farsi strada in un gruppo di dieci persone, gridando parole incomprensibili e tentando di accoltellare chi aveva a tiro.
«Ha colpito tre di loro - ha raccontato al Guardian Laurence Wort, un personal trainer di 20 anni - ferendoli gravemente al collo e al di sotto delle braccia. Poi si è girato ed ha cominciato a correre verso di me, così ho iniziato a correre. Quando ha capito che non sarebbe riuscito a prendermi ha cambiato bersaglio ed ha tentato di pugnalare la gente di un altro gruppo. Ne ha preso un altro al collo. Quando ha visto che tutti correvano via è uscito anche lui dal parco». Nel frattempo sul posto erano già arrivata la polizia, numerose ambulanze e persino un elicottero. Degli agenti disarmati hanno atterrato l'uomo con un placcaggio in stile rugbistico.
Come hanno spiegato alcuni testimoni, lui non ha opposto resistenza e mentre veniva ammanettato a terra è rimasto in un silenzio attonito, gli occhi fissi nel vuoto. Dalle prime notizie rilasciate dal capo della polizia antiterrorismo Neil Basu, non appariva chiaro perché l'incidente fosse stato considerato quasi subito di loro competenza. Secondo Basu, nessun altro era coinvolto e le motivazioni dell'orribile atto «erano ben lungi dall'essere certe». Inoltre sabato non erano stati rilevati collegamenti con organizzazioni estremiste islamiche, sebbene fosse stata immediatamente aperta un inchiesta e la polizia avesse perquisito per ore l'abitazione del sospettato.
Ieri però, nel tardo pomeriggio - dopo che il Primo Ministro Johnson aveva presieduto un meeting di emergenza a cui erano presenti anche il ministro degli interni Siri Patel e i rappresentanti di Scotland Yard - si è saputo che Khairi era stato oggetto già nel 2019, di una breve indagine dei Servizi Segreti. Fonti attendibili hanno detto ad alcuni media nazionali che l'uomo era considerato una persona «che avrebbe potuto recarsi in siria per ragioni di estremismo», ma poi l'inchiesta era stata archiviata senza che venisse intrapresa alcuna azione perché il soggetto non rappresentava una minaccia e non era stato identificato alcun rischio immediato. La fonte sentita dal Guardian ha detto che i servizi sono convinti che Saadallah avesse problemi di salute mentale e attacchi di violenza. In passato era già stato in prigione per reati minori, mai collegati al terrorismo.
Non si sa se i servizi sociali e psichiatrici locali siano mai stati informati della sua situazione o se ne siano occupati in passato. Ieri è stato diffusa l'identità di una delle tre vittime. Si tratta di James Furlong, insegnante e capo del Dipartimento di Storia alla Holt School di Wookingham.
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