Tra due settimane avrebbe dovuto discutere la tesi e conseguire la laurea in Scienze Agrarie, ma il Coronavirus l'ha ucciso in meno di una decina di giorni: aveva 30 anni e si chiamava Christin Kamdem Tadjuidje, la più giovane vittima in Toscana dall'inizio della pandemia. Lo studente, originario del Camerun ma residente a San Giuliano Terme, nel pisano, è anche il primo studente universitario ad aver perso la vita a causa del contagio. Era iscritto alla facoltà di Scienze Agrarie all'università di Pisa, e ad annunciare la sua morte è stata proprio l'Associazione degli studenti camerunensi di Pisa. «Colpito da una polmonite acuta hanno raccontato i suoi compagni di corso - è stato trasportato all'ospedale di Cisanello il 14 marzo. Negli ultimi giorni la situazione era migliorata così tanto che gli era stato tolta la respirazione assistita, ma è spirato durante la notte tra il 22 e il 23 marzo durante una crisi improvvisa». Christin stava preparando la tesi di laurea, che avrebbe dovuto discutere il 7 aprile. «Era un ragazzo generoso, studioso e volitivo: ha lottato per anni per una laurea che non otterrà» hanno ricordato i suoi connazionali, ma già nel pomeriggio di ieri è arrivata la notizia che l'ateneo pisano conferirà allo studente il titolo alla memoria. «La scomparsa di Christin Kamdem Tadjuidje ha spiegato il rettore Paolo Mencarella è una notizia dolorosa che apre una profonda ferita nella nostra comunità ed è emblematica del dramma che stiamo vivendo ogni giorno.
Siamo vicini ai suoi familiari e ai suoi amici dell'Associazione studenti camerunensi di Pisa, a cui esprimo tutto il nostro cordoglio con una promessa: farò in modo che a questo ragazzo venga conferito, seppur alla memoria, il titolo per cui aveva faticato tanto».
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