Morto in auto il marito della Donato. La deputata: "Me lo hanno ucciso"

Angelo Onorato era sul suo Suv con una fascetta al collo. Non si esclude alcuna pista. Ma per l'europarlamentare è un omicidio

Morto in auto il marito della Donato. La deputata: "Me lo hanno ucciso"
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Una fascetta bianca da elettricista stretta al collo e una macchia di sangue sul lato destro della camicia, verosimilmente fuoriuscita dalla bocca per lo strangolamento e l'asfissia. È giallo sulla morte del 54enne Angelo Onorato, imprenditore, architetto e titolare di due negozi di arredamento a Palermo, marito dell'eurodeputato Francesca Donato, di Democrazia Cristiana. Il corpo è stato rinvenuto ieri intorno alle 15 all'interno della sua auto, una Range Rover grigio scuro, in una stradina laterale di via Ugo La Malfa, nella zona industriale. Era al lato guida con la cintura di sicurezza allacciata. È stata la stessa Donato insieme alla figlia di 21 anni a fare l'amara scoperta della morte del congiunto.

«Vicino a una macchina c'erano due donne che urlavano dice un testimone -. Erano circa le 15.15. Erano disperate. Mi sono avvicinato pensando che avessero bisogno di aiuto, ma, quando ho potuto dare uno sguardo all'abitacolo, ho capito. Al lato guida c'era il corpo senza vita di un uomo. Si vedeva una fascetta di plastica stretta al collo e del sangue sulla camicia». La Donato si era rivolta al 112, dato che il marito non rispondeva alle sue telefonate già dal mattino, dalle 11 circa, e il Gps della macchina segnalava da ore l'auto ferma in quel punto della bretella di viale Regione Siciliana. Di mattina, stando alla testimonianza di un collaboratore della famiglia, era uscito alle 10 e aveva fatto presto rientro a casa. «Era allegro, come sempre. Nulla di particolare» dice. Poi Onorato era uscito di nuovo per incontrare qualcuno nella zona industriale. La moglie con alcuni parenti si era messa alla ricerca del marito seguendo il segnale Gps e, recandosi con la figlia nel luogo segnalato, ha fatto il macabro ritrovamento. Sul posto sono giunti polizia e carabinieri che hanno allontanato il capannello di gente ed è giunto anche il pm di turno. Le indagini disposte dalla procura del capoluogo siciliano sono state affidate alla Squadra mobile di Palermo e la Scientifica ha effettuato i rilievi del caso all'interno della macchina e nell'area circostante. «Hanno ucciso mio marito Angelo» ha risposto ad alcuni amici al telefono la Donato confermando la tragedia avvenuta. «Me lo hanno ucciso» ha detto più volte piangendo vicino all'auto. Nonostante non si escluda nessuna pista, nemmeno il suicidio, pare prendere sempre più corpo l'ipotesi dell'omicidio.

È vero, infatti, che nell'abitacolo del Suv non sarebbero stati trovati segni di colluttazione, ma la porta posteriore era socchiusa e non si esclude che qualcuno possa averla utilizzata per uscire. Secondo gli investigatori della Squadra mobile, inoltre, è probabile che a stringere la fascetta di plastica al collo di Onorato sia stato qualcun altro e non lui. «È difficile riuscire a uccidersi con una fascetta di plastica» dice una persona sul posto -. Utili ai fini delle indagini saranno i video delle telecamere di diverse aziende della zona, che sono stati acquisiti dagli investigatori. Potrebbero avere immortalato cosa è accaduto e quando.

Onorato lascia, oltre alla moglie, due figli: un ragazzo di 25 anni e una ragazza di 21. «La notizia della morte di Angelo Onorato mi sconvolge» - dice Annalisa Tardino europarlamentare ex collega di partito della Donato.

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