«Dai, ora tocca a me, ti metto ko». «Vedrai che sinistro, te lo ricorderai fino a lunedì». Scherzavano i 15enni che sabato si sono ritrovati a casa di un amico per trascorrere assieme la serata. Hanno trasformato il salotto di un appartamento di via Acquarone a Genova in un ring e si sono sfidati in mini incontri di box. Pochi minuti a testa, a turni, passandosi l'un l'altro i guantoni imbottiti.
Ma il gioco, organizzato solo per ridere e non per sfidarsi realmente, è finito nel peggiore dei modi. Uno degli adolescenti, poco prima che finisse il suo match, si è accasciato a terra ed è morto sotto gli occhi degli amici. Nemmeno l'intervento del personale sanitario del 118, chiamato immediatamente dagli amici, è riuscito a rianimarlo. Il ragazzino aveva già problemi cardiaci e sarà l'autopsia a determinare se gli è stato fatale un colpo ricevuto durante il «combattimento» o se il decesso è avvenuto per motivi indipendenti dalla boxe con i compagni.
Gli investigatori per ora escludono che il decesso sia collegato a un colpo subito durante il mini incontro di boxe, mentre è ritenuto più probabile il malore. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti vi è quella che la vittima, studente in un liceo del centro, fosse affetta da una patologia cardiaca, anche se giocava a tennis regolarmente.
Sulla vicenda indagano i carabinieri del nucleo operativo. Secondo quanto ricostruito, nell'appartamento erano presenti 15 ragazzini, tutti minorenni, riuniti per trascorrere il sabato sera insieme. Niente risse o violenza, solo un gioco. Da quanto riferiscono i militari, non sembra al momento che nel corso della serata vi sia stato uso importante di alcol o di altre sostanze.
I ragazzini sono stati sentiti, alla presenza dei rispettivi genitori, per tutta la notte per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. A occuparsi del caso sarà il pm di turno, Arianna Ciavattini, ma tutti gli approfondimenti saranno svolti dalla Procura per i minori.
«I ragazzini presenti alla serata avevano tutti più di 14 anni, quindi sono ipoteticamente imputabili - spiega l'avvocato penalista Maurizio Frizzi, titolare dello studio di Genova Vaccaro Ricco Frizzi - Gli elementi per capire la dinamica dei fatti sono però ancora pochi. Importante verificare se i ragazzini si ritrovavano abitualmente per incontri di boxe di questo tipo o no. Inoltre, se viene stabilito che è stato un gioco ma non una rissa, è già un fattore importante. Se mai ci dovesse essere la responsabilità diretta di uno dei ragazzi, il responsabile materiale del colpo potrebbe essere accusato di omicidio colposo, nella peggiore delle ipotesi. Ma è anche possibile che le cause del malore che ha portato il 15enne al decesso siano di altra natura.
Per questo è fondamentale aspettare i risultati dell'autopsia dei prossimi giorni».D'accordo che a 15 anni si è passibili di reato, ma a fare da differenza è anche il fatto che, al momento del decesso, in casa non era presente nessun adulto.
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