Mosca: "Colpiti militari occidentali". Il patto con l'Iran. E Kim invia uomini

Attaccati lanciarazzi. Usa e soldati (forse polacchi). La Corea pronta ad aiutare Putin, ira di Washington

Mosca: "Colpiti militari occidentali". Il patto con l'Iran. E Kim invia uomini
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Forse non si tratta di escalation vera e propria, ma tanto basta per alimentare la macchina della retorica e alzare ancora la soglia della paura globale. La Russia attacca sistemi missilistici americani in Ucraina e annuncia di aver colpito specialisti stranieri sul campo, mentre Mosca rafforza l'asse del male con Iran e Corea del Nord, con Kim che potrebbe mandare rinforzi all'amico Putin, e la Nato (che nomina Rutte nuovo segretario) che studia nuove misure anti-Russia. Caos e preoccupazione più che sufficienti.

L'esercito di Mosca in Ucraina ha distrutto tre sistemi di lancio di razzi americani Himars e colpito non precisati «specialisti stranieri che li facevano funzionare» con attacchi aerei e di artiglieria. Non è chiaro di quali specialisti stranieri si parli ma secondo indiscrezioni si tratterebbe di militari polacchi in Ucraina come addestratori, anche se non ci sono conferme ufficiali. Tanto basta al ministro della Difesa russo Andrei Belousov, il giorno dopo un colloquio telefonico con il capo del Pentagono Lloyd Austin, per parlare di «rischio di un'ulteriore escalation a causa della fornitura di armi americane alle forze ucraine». Spaccatura costante, tanto che secondo il New York Times, la Nato intende «offrire» all'Ucraina un nuovo quartier generale in Germania per la gestione dell'assistenza militare inviata dai Paesi dell'alleanza. Di contro Mosca sembra intenzionata a rafforzare il cosiddetto «asse del male» con Iran e Corea Del Nord. Se quanto detto dalla portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova riguardo un «grande trattato con l'Iran» non stupisce più di tanto, sono le voci che arrivano dall'Oriente a preoccupare. La Corea del Nord infatti sarebbe pronta a inviare forze di ricostruzione e di ingegneria nei territori ucraini occupati dalla Russia a partire da luglio. L'indiscrezione dei media della Corea del Sud arriva proprio a pochi giorni dal faccia a faccia tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un, che hanno firmato un trattato di reciproca assistenza, militare e non solo, in caso di guerra. Senza dimenticare che Kim fornisce a Putin armi dal almeno un anno. Che l'eventuale svolta di Kim preoccupi, lo confermano le parole che arrivano dal Pentagono: «Se il Nord decidesse mai di inviare truppe a combattere per la Russia in Ucraina, le sue forze sarebbero usate come carne da cannone», ha detto il portavoce Pat Ryder.

Il tutto mentre la Nato ha ufficialmente nominato il primo ministro olandese Mark Rutte come prossimo Segretario Generale, al posto del norvegese Jens Stoltenberg che lascerà dopo 10 anni.

«Un grande onore», ha commentato Rutte, con Kiev che festeggia («leader forte e rispettoso dei principi», ha detto Zelensky) e Mosca che ammonisce («Con Rutte difficile che cambi qualcosa», ha detto Peskov). Sì, sembra tutto apparecchiato per una ulteriore fase del conflitto. Escalation o no, si vedrà.

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