«Dove eravamo rimasti?» Così potrebbe esordire oggi a mezzogiorno Silvio Berlusconi quando si troverà nei locali della nuova sede milanese di Forza Italia in via Vincenzo Monti. L'inaugurazione della sede rappresenta un nuovo inizio. Meglio una ripartenza, grazie all'abbrivio prodotto dall'ultima (ennesima) sentenza di assoluzione. All'indomani del verdetto assolutorio del Ruby-ter sono stati in tanti, soprattutto dalla file di Forza Italia, ad esprimere amarezza per il tempo perso e per il danno di immagine che questa «persecuzione giudiziaria ha prodotto». Berlusconi ha già annunciato sui social il suo intervento di oggi. E ai suoi ripete che l'inaugurazione della sede di via Vincenzo Monti è la migliore dimostrazione che Forza Italia si sta dimostrando un partito «vivo e vitale». L'evento serve anche a stemperare l'amarezza che - continua a ripetere, Berlusconi, ai suoi - una sentenza, «attesa e scontata, lascia per i danni prodotti dalla lunga persecuzione giudiziaria».
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha commentato l'assoluzione: «L'ennesima assoluzione a Silvio Berlusconi, dopo anni e anni di persecuzioni e di accuse infondate, con gravi danni non solo per lui, ma per la stessa democrazia italiana, non può rimanere priva di seguito».
Il presidente Silvio Berlusconi ha poi avuto anche una lunga e cordiale telefonata con il presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber. Al centro del colloquio, i principali temi di politica internazionale.
Il Cavaliere ha intanto fornito ai parlamentari del suo partito un contributo di idee per le proposte che Forza Italia ha elaborato per calibrare meglio la manovra finanziaria che il nuovo governo Meloni è chiamato a varare.
Ieri a Palazzo Chigi la delegazione azzurra, composta dai capigruppo di Camera e Senato, Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli, e dal presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, Giuseppe Mangialavori, ha presentato alla riunione di maggioranza un pacchetto di proposte.
Delle quali, come ha spiegato la senatrice Ronzulli entrando a Palazzo Chigi, fanno parte «sicuramente un sostegno all'occupazione, azzerando i costi indiretti per le nuove assunzioni dei giovani almeno per 36 mesi», e «l'aumento delle pensioni minime pensioni minime a mille euro». Misura questa, spiegano gli azzurri, urgente vista la necessità di adeguarle al costo della vita e ai rincari dovuti all'inflazione.
Nel pacchetto di proposte di Forza Italia anche il sostegno all'edilizia sbloccando i crediti per quanto riguarda i bonus. «Abbiamo bisogno di sburocratizzare il nostro Paese - ricorda la capogruppo azzurra -. E serve poi una pace fiscale vera, con rottamazione delle cartelle».
Alla Meloni Forza Italia chiede inoltre di spingere sulla decontribuzione e sulle semplificazioni della burocrazia con controlli ex post.
La riunione di maggioranza è servita anche a fare il punto sulla questione dell'autonomia differenziata. Argomento sul quale la Lega sta tentando di forzare i tempi. «Da parte di Forza Italia c'è la volontà di andare avanti sul progetto dell'autonomia differenziata» ha anticipato la stessa Ronzulli entrando a Palazzo Chigi.
Prima di ogni cosa, fanno sapere gli azzurri, è però necessario una struttura politica capace di definire i cosiddetti Lep (livelli essenziali di prestazione). Così come, aggiunge la stessa capogruppo azzurra al Senato, «i costi standard in modo che le Regioni abbiano già i Lep pronti quando sarà finito l'iter parlamentare sulla legge che propone l'autonomia differenziata».
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