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Multe per assembramento dopo la conferenza stampa di FdI: "Prove di regime"

La polizia interviene dopo l'iniziativa di Fratelli d'Italia: "Tutti distanziati e con mascherine in una via deserta. E se fosse stato il Pd?". Pronta un'interrogazione al ministro Lamorgese

Multe per assembramento dopo la conferenza stampa di FdI: "Prove di regime"

Una conferenza stampa organizzata per presentare il deputato Gianluca Vinci, che dopo un passato storico nella Lega ha deciso di sposare la causa di Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha promosso l'iniziativa questa mattina a Reggio Emilia, nella sede di via San Zenone, alla quale hanno preso parte anche il coordinatore provinciale Alberto Bizzocchi, il vicecoordinatore regionale Aragona e il nuovo addetto stampa Nicolas Verzelloni. La conferenza si è però conclusa con una serie di multe a causa di un presunto assembramento. Al termine dell'appuntamento i presenti hanno preso due bottiglie per brindare e, considerate le piccole dimensioni della sala, hanno deciso di uscire fuori per rispettare il distanziamento interpersonale: "In tutto saremo stati in otto. Tuttavia sono arrivate tre pattuglie della polizia municipale: una è andata via mentre le altre due, con sei agenti, ci hanno contestato l'assembramento".

Sanzioni che però hanno fatto scuotere la testa a FdI, che per bocca dello stesso Vinci ha esternato il totale sconcerto per quanto accaduto: è stato infatti riferito che si trattava di "una via del centro deserta", anche perché "le manifestazioni politiche sono consentite". "In più c'erano otto persone all'aperto con mascherine. A pochi passi, invece, nel centro pedonalizzato, era pieno di gente. Vogliamo spiegare come sono andati i fatti. Mi chiedo, fosse stata una sede del Pd con 100 persone dentro, se avrebbero ricevuto una contestazione di questo tipo", ha aggiunto all'Adnkronos la new entry di Fratelli d'Italia.

Interrogazione alla Lamorgese

Nel frattempo è pronta un'interrogazione che il partito della Meloni presenterà al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese per chiedere spiegazioni in merito ai fatti accaduti in mattinata a Reggio Emilia. Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, ha espresso solidarietà ai presenti e ha denunciato che in una democrazia avanzata come la nostra "un clima da regime è inaccettabile e le libertà costituzionali non possono essere calpestate per nessuna ragione". Toni durissimi usati anche dal deputato Galeazzo Bignami: "Trovo estremamente grave che oggi a Reggio Emilia un plotone di agenti della Municipale abbia multato esponenti di Fratelli d'italia che avevano indetto una conferenza stampa per annunciare il passaggio del deputato Gianluca Vinci. Non saranno queste prove di regime a soffocare l'unica opposizione al governo Draghi: noi non ci faremo intimidire".

A scagliarsi contro il sindaco Luca Vecchi è stato Tommaso Foti, che ritiene del tutto ingiuste le multe per presunto assembramento ai danni degli esponenti di FdI. "Il compagno Vecchi non si smentisce: fa finta di non vedere, e tiene bordone, a chi cerca di limitare l'agibilità politica della destra. Legittimo è il dubbio: ma Vecchi è il sindaco di tutti o l'ultimo degli eredi della Rivoluzione d'ottobre?", ha tuonato il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. Il coordinatore provinciale Bizzocchi non esclude che dietro l'intervento possa esserci la mano di chi non vede di buon occhio il partito di Giorgia Meloni: "L'unico che fa opposizione e che non ha accettato compromessi con Pd, 5 Stelle e Leu.

Ovviamente faremo ricorso".

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