Cronache

Muore a 17 anni travolto dal muletto

Per i pm "incidente domestico". Ieri quattro vittime sul lavoro, sono 182 da inizio anno

Muore a 17 anni travolto dal muletto

È stato schiacciato dal muletto che guidava, ma non per lavoro, il 17enne morto ieri sera a Nole, nel Torinese. Lo Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) e il magistrato di turno, che coordina le indagini dei carabinieri, concordano nel qualificare l'evento come «incidente domestico». La vittima è il figlio dei proprietari del muletto e del capannone utilizzato dalla Metalpress, estranea ai fatti. I carabinieri stanno ascoltando i titolari della ditta e i genitori del ragazzo morto, proprietari del muletto.

Si tratta della quarta vittima del lavoro di ieri in Italia, 182esima da inizio anno, dopo i morti in Sardegna, Trentino ed Emilia Romagna. Poche ore prima era deceduto l'operaio di 39 anni trasportato in gravi condizioni all'ospedale Santa Chiara di Trento in seguito a un incidente sul lavoro in un cantiere. Dalle prime ricostruzioni, l'uomo, di origine albanese, sarebbe stato colpito alla testa dopo il crollo di un solaio mentre lavorava, per conto di un'impresa di Mezzolombardo, alla ristrutturazione di un edificio. Appena due giorni fa un altro operaio 46enne era morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Cusago, centro alle porte di Milano. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo è caduto da un'altezza di circa 5 metri mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione sull'esterno della sede di un'impresa in viale Europa. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 ma l'uomo è morto sul colpo. Anche qui carabinieri e i tecnici dell'Ats indagano per ricostruire la dinamica dell'accaduto. Una strage, quella dei morti sul lavoro, che sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti. I dati dello scorso anno sono impressionanti: mille morti. È infatti di 1.221 incidenti con esito mortale, il bilancio delle denunce pervenute all'Inail nel 2021, in lieve calo (-3,9%) rispetto al 2020, quando gli infortuni fatali furono 1.270, ma in forte aumento sul 2019, ultimo anno pre-pandemia, che fece segnare 1.089 denunce di incidente mortale. Nell'anno appena concluso, l'incremento maggiore è stato registrato dagli infortuni «in itinere», passati dai 214 del 2020 ai 248 del 2021 (+15,9%), mentre quelli in occasione di lavoro sono diminuiti del 7,9% (da 1.

056 a 973).

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