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Muore a due anni azzannata alla testa dal pastore tedesco

Aggredita dal cane della zia mentre giocava in giardino con la cuginetta. È deceduta poco dopo in ospedale

Muore a due anni azzannata alla testa dal pastore tedesco

Nelle fauci del pastore tedesco della zia: azzannata, ferita, terrorizzata. Una bambina di due anni e mezzo è morta così. Deceduta in ospedale a Pordenone la bambina di due anni e mezzo aggredita e azzannata da un pastore tedesco nel giardino dell'abitazione di una parente a San Martino al Tagliamento. La piccola era giunta al pronto soccorso in condizioni disperate e i medici inizialmente erano riusciti a far fronte a un arresto cardiaco avvenuto durante il trasporto.

Il cane è stato posto sotto sequestro e affidato alla proprietaria, una zia materna a cui la piccola assieme alla mamma era andata a fare visita nel pomeriggio. Le indagini sono condotte dalla compagnia carabinieri di Pordenone, coordinate dal maggiore Marco Campaldini. Gli inquirenti dovranno stabilire eventuali responsabilità nella mancata custodia dell'animale e verificare la sussistenza dell'ipotesi di reato di omicidio colposo. Si chiamava Astrid Guarini. Da quanto si è appreso, la piccina nel momento dell'aggressione da parte del pastore tedesco, si trovava assieme a una cuginetta, nel giardino di casa. È stata quest'ultima a urlare e ad attirare l'attenzione dei parenti che sono accorsi, hanno bloccato l'animale e lo hanno rinchiuso in una gabbia, chiamando immediatamente i soccorsi.

Azzannata al volto e al collo la piccola aveva perso i sensi e lamentava una crisi respiratoria. Soccorsa dal personale dell'elicottero del Suem, allertato dai familiari, la piccola Astrid è stata portata in ambulanza all'ospedale di Pordenone in quanto le sue gravi condizioni non avevano consigliato il trasferimento in volo.

Il cane era stato addestrato alla guardia, come è scritto peraltro su un cartello affisso al cancello della casa, che mette in guardia gli estranei proprio per presenza di animali addestrati alla difesa. L'animale, tuttavia, sembra non abbia dato mai segnali di aggressività ingiustificata. «La questione dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell'uomo deve essere affrontata una volta per tutte». Lo scrive il Codacons in una nota, dopo la tragedia in provincia di Pordenone, ribadendo la necessità che «i proprietari di cani particolarmente forti e potenzialmente pericolosi abbiano un patentino obbligatorio». «Al di là del caso specifico e delle dinamiche che hanno causato l'aggressione, è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l'uomo - afferma il Presidente, Carlo Rienzi - Indipendentemente dall'educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che esistono razze, come i pitbull o i rottweiler, che per le caratteristiche (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura». Il morso di «un volpino non causa le stesse ferite del morso di un rottweiler. L'aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall'ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i proprietari, con conseguenze negative per la sicurezza. Ci chiediamo quanti altri bambini debbano morire prima che le istituzioni ci diano ascolto», ha concluso.

E ora c'è chi si chiede se forse il cane andava custodito in modo diverso, forse era troppo pericoloso lasciarlo libero con una bambina così piccola intorno.

Ancora non si sa che cosa sia accaduto oggi pomeriggio, in quel cortile di San Martino al Tagliamento dove un cane si è portato via la vita di una bambina indifesa.

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