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Muro giallorosso contro la Casellati: "Qui salta tutto"

Il Partito Democratico ed Il MoVimento 5 Stelle bocciano di netto l'ipotesi Casellati per il Quirinale. Il partito del "no" batte un altro colpo

Muro giallorosso contro la Casellati: "Qui salta tutto"

Il solito partito del "no": il Partito Democratico ed il MoVimento 5 Stelle si stanno sbracciando "contro" l'ipotesi Casellati.

Una scelta - quella dell'esponente di Forza Italia - che i grillini hanno già condiviso ai tempi dell'elezione del presidente del Senato ma che oggi viene ricusata senza troppi giri di parole: il MoVimento 5 Stelle è stata la prima formazione politica a chiarire la linea del sull'eventualità che Maria Alberti Elisabetta Casellati venga proposta per il Quirinale.

Prima ancora del capo grillino Giuseppe Conte, aveva detto la sua Stefano Buffagni, ex viceministro dello Sviluppo economico: "Sono sicuro che il centrodestra alla fine non tiri fuori dal cilindro il nome di Elisabetta Casellati. Non potrei mai votare come presidente della Repubblica, e come me tutto il M5S, chi ha avuto il coraggio di avallare la tesi di Ruby nipote di Mubarak e che ha utilizzato voli di Stato durante il lockdown per recarsi in vacanza in Sardegna. Spero che altrettanto faccia Renzi, a meno che non abbia già barattato i suoi voti per qualcos'altro". Le solite strumentali argomentazioni di chi, continuando a dire "no" a qualunque proposta provenga dal centrodestra, continua ad alimentare caos.

Dopo Buffagni, è toccato all'ex premier gialloverde e giallorosso prendere posizione in merito: "La Casellati - ha dichiarato nei pressi della Camera dei deputati l'ex presidente del Consiglio - è una carica istituzionale, metterla in gioco in un quadro di contrapposizione, senza una soluzione condivisa, sarebbe un grande errore per il centrodestra e un grande sgarbo istituzionale nei confronti della carica della Presidenza del Senato. Invitiamo le forze di centrodestra a trovare un metodo e a lavorare in modo condiviso", ha chiosato.

Il Partito Democratico, con la consueta prossimità idealistica alle istanze grilline, ha sfoderato puntuale il suo "no". "Ho profondo rispetto della presidente Casellati, penso che nemmeno la presidente Casellati voglia farsi rappresentare come candidato di parte", ha detto l'ex ministro Dem Francesco Boccia, che poi ha deciso di indirizzare le sue argomentazioni verso il vertice del Carroccio Matteo Salvini. "Voglio sperare che Salvini non voglia usare la seconda carica dello Stato per regolare i conti", ha continuato, parlando dell'ipotesi Casellati a Radio Immagina.

Mentre il centrodestra dovrebbe rifiutare l'invito di Enrico Letta che avrebbe voluto una sorta di Conclave attraverso cui trovare una quadra, i giallorossi insistono con i loro tatticismi che vertono solo ed esclusivamente sui "no". Il segretario Dem, sull'eventualità Casellati per il Quirinale, ha scritto pure un post: "Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all'opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un'operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile.

Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto".

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