Musk svuota gli uffici e vende (anche la statua dell'uccellino)

Poltrone, biciclette, tavolini e la macchina del caffè: tutto in vendita on line al miglior offerente. Per fare cassa

Musk svuota gli uffici e vende (anche la statua dell'uccellino)

Elon Musk cerca di fare cassa a Twitter e mette all'asta mobili, opere d'arte, e persino le macchine per il caffè. «Beni aziendali in eccesso» del quartier generale a San Francisco sono andati sul mercato online per 27 ore, dando a potenziali offerenti la possibilità di portare a casa un pezzo dell'azienda in difficoltà.

Tra i cimeli all'asta è finita anche la statua con l'uccellino simbolo della società che cinguetta, che in poche ore ha raggiunto il prezzo di 11.000 dollari. Nei 631 lotti gestiti dalla casa d'aste Heritage Global Partners ci sono molti oggetti della cucina della sede californiana di Twitter, dove qualche settimana fa Musk ha abolito i pasti gratuiti: dalla macchina del caffè La Marzocco ad altre apparecchiature di alto livello, incluso un forno per la pizza da 10.000 dollari, e poi proiettori, sedie, divani e due tavolini di Herman Miller (che se comprati nuovi costano 2.000 dollari). «È strano vedere l'ufficio di Twitter all'asta - ha cinguettato Kevin Weil, ex vicepresidente per il prodotto - Sono grandi ricordi di un'epoca diversa». Ross Dove, Ceo di Heritage Global, la società madre di Heritage Global Partners, ha spiegato al New York Times che più di 20 mila persone si sono registrate per fare offerte online, il numero più alto di tutte le aste dell'azienda negli ultimi 90 anni, fatto che lui attribuisce al fascino del pubblico per Twitter e lo stesso Musk. Inoltre, ha stimato che la vendita frutterà all'azienda circa 1,5 milioni di dollari. L'asta arriva in un momento difficile per Twitter, che ha perso molti importanti inserzionisti - e dipendenti, a causa di licenziamenti e dimissioni di massa - dopo che Musk è subentrato a ottobre e da allora ha cercato di tagliare in modo aggressivo i costi e aumentare le entrate.

Il miliardario, intanto, nonostante il Guinness World Records abbia confermato che ha battuto il record per la più grande quantità di denaro persa da un individuo (tra i 180 e i 200 miliardi di dollari da novembre 2021, in gran parte a causa della scarsa performance delle azioni Tesla negli ultimi anni), rimane la seconda persona più ricca del mondo. E da questa settimana è sotto processo per frode finanziaria per una serie di tweet del 2018 in cui dichiarava di aver i fondi necessari per il delisting di Tesla. L'azione legale contro il patron delle auto elettriche è stata avviata da un azionista e potrebbe costargli miliardi di dollari in danni nel caso in cui la giuria lo ritenesse colpevole. «Musk ha mentito e le sue bugie hanno fatto perdere milioni di dollari alle persone», ha dichiarato Nicholas Porritt, avvocato dei querelanti nella class action. Mentre il giudice Edward Chen, rivolgendosi ai potenziali giurati, ha spiegato come «i querelanti affermino che questi tweet erano falsi e hanno influenzato artificialmente il prezzo delle azioni di Tesla e altri titoli». Ma sono anche emersi dei giudizi deipotenziali giurati nei confronti di Musk: «Penso che sia un po' fuori di testa a livello personale», «è un narcisista»...

Il processo durerà tre settimane e Musk è sulla lista dei testimoni: per ora, si sa che in una precedente decisione relativa a questo caso il giudice ha stabilito che uno dei famosi tweet del 2018 poteva essere considerato «falso e fuorviante». E questi messaggi sono già valsi al fondatore di Tesla numerosi contenziosi con le autorità.

Anche la Sec, l'autorità di controllo della Borsa americana, aveva sporto denuncia all'epoca, contenzioso chiuso nel settembre 2018 dopo che Musk ha accettato di dimettersi da presidente del consiglio di amministrazione di Tesla, pagare una penale di 20 milioni di dollari e rispettare le procedure sulle future comunicazioni relative alla società.

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