Nancy Pelosi ancora speaker della Camera. E minaccia: "Impeachment? Perché no"

Nancy Pelosi ancora speaker della Camera. E minaccia: "Impeachment? Perché no"

New York Il nuovo Congresso Usa ha giurato ieri e la spina nel fianco per il presidente americano Donald Trump ha già un nome e un volto: è Nancy Pelosi, eletta per la seconda volta speaker della Camera, tornata a guida democratica. La politica californiana di origini italiane, prima donna a ricoprire dal 2007 al 2011 la terza carica dello Stato, annuncia battaglia su molti fronti. A partire dall'ipotesi impeachment contro il tycoon, che non esclude, oltre ad affermare che rimane aperta la questione sulla possibile incriminazione di un presidente in carica. In un'intervista a Nbc Pelosi spiega che i democratici valuteranno gli esiti dell'inchiesta del procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, prima di decidere se avviare la messa in stato di accusa contro Trump: «Non dovremmo chiedere l'impeachment per motivi politici, ma neppure evitarlo per questo».

A suo parere l'ipotesi che un presidente in carica possa essere incriminato dalla magistratura ordinaria è una «discussione aperta». Riguardo le direttive del dipartimento di Giustizia secondo cui un presidente in carica non può essere incriminato, Pelosi spiega che non è giurisprudenza consolidata e in ogni caso «tutto indica che può essere condannato quando non è più in carica». E al Washington Post, dice di «rispettare il ruolo che Trump ricopre più di quanto lo rispetti lui». Su The Donald pendono alcune inchieste ordinarie, da quella sulla sua fondazione alla possibile violazione delle leggi elettorali per aver comprato il silenzio della pornostar Stormy Daniels Pelosi, 78 anni, ha festeggiato l'avvio della nuova avventura politica nella sede dell'ambasciata a Washington, con l'ambasciatore Armando Varricchio che ha salutato la speaker quale esempio e fonte d'ispirazione per le donne.

Per lei, tuttavia, la strada non sarà in discesa: alla Camera dovrà affrontare l'opposizione dell'ala progressista del suo partito guidata dalla giovane deputata di New York Alexandria Ocasio-Cortez, che ha

già annunciato la sua opposizione al pacchetto di leggi sulle coperture chiamato «PayGo» e sostenuto dalla speaker. Pacchetto secondo cui tutte le nuove spese debbano corrispondere tagli al bilancio o aumenti delle entrate.

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