Napoli, rissa tra i politici per le formiche in ospedale

Il ministro Lorenzin manda i Nas: "Una cosa indegna". E il governatore Pd De Luca dà la colpa alla camorra

Napoli, rissa tra i politici per le formiche in ospedale

Ha sollevato un vespaio la scoperta di centinaia di formiche nel letto di una degente nell'ospedale San Paolo di Napoli. La ministra Beatrice Lorenzin ha immediatamente inviato i carabinieri del Nas e, nelle prossime ore, sarà attiva la task-force che dovrà occuparsi degli accertamenti circa eventuali responsabilità della direzione del nosocomio. «È una cosa indegna» ha commentato la Lorenzin. Il sopralluogo nella struttura di via Terracina insieme con i componenti del Nucleo ispettivo regionale sanitario e sociosanitario ha offerto invece al governatore Vincenzo De Luca l'occasione per una intemerata delle sue: «La sanità in Campania è un disastro ha denunciato . Stiamo lavorando fino all'ultimo respiro affinché torni un centro di eccellenza. Per troppi anni è stata penalizzata dalla politica politicante, inquinata da delinquenti, camorristi e affaristi di ogni tipo». Al netto di ogni valutazione, nel caso concreto, pare però che il problema siano le aiuole non bonificate e gli alberi non potati che arrivano, in pratica, a ridosso delle finestre e dei balconi dei reparti.

Da caso di cronaca a zuffa politica il passo è stato breve. «Il De Luca che oggi parla del disastro della sanità campana è lo stesso che il 18 novembre chiedeva voti per il si al referendum promettendo fritture e chiedendo di rivolgersi agli oltre 400 studi di analisi private per rastrellare consensi? Di quali colpe parla De Luca fuggendo da responsabilità che sono principalmente sue?» rintuzzano l'europarlamentare di Mdp Massimo Paolucci e il deputato di Mdp Arturo Scotto. Contro il presidente della Regione anche il capogruppo azzurro Armando Cesaro che parla di «vergogna inaudita» e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris («è difficile trovare le parole davanti a un fatto talmente inaccettabile, inqualificabile e grave»).

In attesa dei risultati dell'indagine interna annunciata dal direttore sanitario dell'ospedale Vito Rago, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli. Nello specifico l'associazione dei consumatori ha chiesto alla magistratura di aprire un fascicolo per «rifiuto di atti d'ufficio, omissione d'atti d'ufficio, omesso controllo e vigilanza, reato contro la salute in violazione dell'articolo 32 della Costituzione» e ancora «inosservanze delle norme in materia di sicurezza». Nei prossimi giorni se ne saprà di più. Nel tourbillon di dichiarazioni c'è spazio anche per chi se la prende con chi colpe, in questo momento, proprio non può averne. «Stiamo valutando se ci sono gli estremi per denunciare il ministro Lorenzin per interruzione di pubblico servizio o per altri reati legati alla mancata fornitura di un adeguato servizio sanitario pubblico» riferisce il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. «La foto choc della signora adagiata su un letto ricoperto di formiche è solo la punta di un iceberg di una situazione di degrado della sanità campana al quale sembra che non ci sia limite, soprattutto perché, vista la mancanza del commissario, non si possono programmare interventi radicali». I Verdi sono in maggioranza con De Luca.

Da Radio Padana spara a palle incatenate il leader della Lega Matteo Salvini: «Spero che chi specula sulla pelle dei malati ovunque stia in galera per un po' di tempo. E spero che chi lasciava in mezzo alle formiche dei pazienti in quel di Napoli, venga licenziato in tronco».

«Degrado» ed «episodio vergognoso» di una «gravità inaudita» che lede la «dignità della persona» sono i commenti invece della Cgil-Sanità. Apocalittico è addirittura Ciro Carbone, presidente Ipasvi (che raccoglie infermieri professionali e assistenti sanitari) quando sentenza che la «sanità nel suo complesso e gli operatori hanno fallito».

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