Pochi bambini in arrivo, nonostante gli incentivi. Che presto saranno otto ma che, fino alla fine dell'anno, resteranno sei. Perché lo Stato, per fare in modo che in Italia si facciano più figli, mette in campo (da tempo) sostegni per le famiglie più numerose. E dal 2019, se le misure economiche di Lega e Movimento 5 Stelle saranno realizzate, alla lista, appunto, se ne aggiungeranno altri due.
Le misure aggiuntive del governo giallo-verde
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i numeri relativi alla natalità del 2018 sommeranno a quello degli anni passati un altro record negativo. Ed è probabilmente anche per questo motivo che il governo guidato da Giuseppe Conte vorrebbe inserire misure aggiuntive. La più importante, su cui i pentastellati sembrano puntare di più, è quella legata al reddito di cittadinanza, destinato alle famiglie più povere. Il sostegno dovrebbe essere, quindi, più alto per i nuclei con più figli e crescere, in particolare, dal terzo neonato in su. La seconda proposta, sempre contenuta nella Finanziaria, dovrebbe prevedere, invece, la concessione pluriennale di terreni incolti alle famiglie che, fra il 2019 e il 2021, avranno un terzo bambino. Che, attualmente, può valere 6.500 euro all'anno, fra sconti sulle tasse e assegni familiari.
I bonus precedenti
Ma l'incentivo più recente, introdotto dal precedente governo di centrosinistra, si chiama "Premio alla nascita". Per un terzo figlio, indipendentemente dalle condizioni economiche della famiglia, al settimo mese di gravidanza, viene elergito questo bonus. Che vale 800 euro, pagati dall'Inps. Viene erogato dopo la presentazione di un certificato medico. Ma esiste anche l'Assegno al nucleo familiare che, per un nucleo con un reddito di 24.000 euro lordi, può arrivare (sempre per il terzo figlio) a poco più di 1.000 euro di sconto Irpef. L'assegno cresce da 167,33 a 294,5 euro mensili, con un incremento che su un anno vale 1.526 euro. Sempre all'Inps, è possibile richiedere il "Bonus bebè", in vigore per i nati tra il 2015 e il 2017 per i primi tra anni di vita e poi ridotto a un anno per i nati nel 2018. In questo caso, la selezione si fa sull'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente. Con un emendamento alla manovra, quest'ultimo sostegno è stato rifinanziato per il 2019, con oltre 40 milioni.
La misura del 2017
Dall'anno scorso si è aggiunto un altro aiuto, finalizzato alla frequenza dell'asilo nido con un importo massimo di 1.000 euro. La domanda, anche in questo caso, va fatta all'Inps, con una procedura online (che però risulta essere diversa dalle precedenti). Non esiste, quindi, un limite di reddito familiare ma un tetto di spesa complessivo ed è sicuro di riuscire chiunque faccia domanda prima. Sommando i benefici che spettano per le cinque prestazioni attuali soltanto nel primo anno di vita, si arriva a una somma pari a 5.322 euro. L'importo totale, quindi, risulta inferiore, pari a 4.
541 euro, se il neonato è il primo figlio, per il quale gli importi della detrazione Irpef e dell'assegno al nucleo familiare sono meno generosi. Le famiglie in affitto con almeno tre figli, poi, e con Isee sotto gli 8.556 euro alla nascita di un bambino, possono già ottenere un ulteriore assegno annuo di 1.837 euro pagato dall'Inps ma assegnato dai Comuni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.