Navigator e figli, ecco cosa non torna

Caos sugli ispettori, nessuna distinzione per le famiglie numerose. Il nodo disabili

Navigator e figli, ecco cosa non torna

Roma - L'ultimo dato a disposizione conta un milione e 125mila domande per ottenere il reddito di cittadinanza. Un numero che cresce più o meno proporzionalmente secondo l'Inps e che dovrebbe a fine anno sfiorare almeno i 2 milioni di richiedenti e una percentuale di domande accolte attorno al 75%. Un milione e mezzo di percettori insomma. Stime lodevoli se corrispondessero a una realtà fruttuosa ma così non è. Come cresce il numero dei richiedenti così crescono criticità e ritardi. Il provvedimento è platealmente farraginoso e soprattutto ostico per la ricerca e l'ottenimento di un lavoro. Sia esso stabile, sia esso precario. Non v'è neppure la certezza di quanti realmente saranno i navigator da ingaggiare visto che si parla di contratti a più tranche sulla base di graduatorie regionali a scorrimento. Come quelle degli insegnanti che tutto sono fuorché lineari nella rappresentazione.

Ma non è finita qui: nessuna data è stata ancora fissata per il concorso di 2.980 posti da navigator. Tanto meno dove si terrà il concorso: si mormora a Roma, ma chissà. Altro cruccio il valore della ricarica sulla card gialla del reddito: il 7% dei beneficiari riceve tra i 40 e i 50 euro mensili, il 13% meno di 100 euro. La fetta più consistente invece incassa tra i 300 e i 400. Tuttavia malgrado il provvedimento sia in vigore da quasi sei mesi manca ancora il prospetto completo dell'Inps per i computi del mensile. Questione sulla quale si potrebbero basare i futuri ricorsi all'autorità giudiziaria. Altrettanto impossibile incrociare i dati per l'assegno divorzile tra Inps e Agenzia delle entrate: nella domanda non v'è alcuna specifica sullo stato di famiglia. Vale a dire che si potrebbe essere tentati di dimenticare l'aiuto economico di un eventuale ex coniuge. E se Di Maio ha da qualche settimana ha cominciato a sottolineare il valore della famiglia, se ne è certamente dimenticato quando ha firmato il decreto 4/2019 perché i nuclei numerosi sono penalizzati: se si hanno tre o sei figli è quasi uguale.

Altrettanto per i disabili con una pensione di invalidità civile che non hanno alcun vantaggio effettivo. E non mancano le beghe meramente burocratiche: il conflitto di competenza tra Stato e Regioni per la gestione dei centri per l'impiego e la spartizione dei fondi finanziari dedicati: si dovrà presto decidere come riorganizzare il sistema di ricerca per mettere in rete domande e offerte ma, soprattutto, farle incontrare. Quanto ai controlli sugli effettivi percettori di reddito? Potranno stare sufficientemente tranquilli continuando a vivere la propria realtà quotidiana, anche lavorando in nero.

A controllare tutt'Italia ci sarebbero meno di 900 ispettori del Lavoro con la mansione specifica di accertare le tipologie contrattuali di chi intasca il sussidio. Quanto a perfezionare il decreto? Il numero uno dell'Inps Pasquale Tridico annuncia l'idea di un camper che attraverserà la Penisola per dare informazioni e raccogliere richieste.

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