Guerra in Ucraina

La nazionale vicina ai mondiali. L'entusiasmo di Zelensky: "Eroi"

Per i gialloblù la sfida decisiva domenica in Galles

La nazionale vicina ai mondiali. L'entusiasmo di Zelensky: "Eroi"

L'Italia non andrà ai prossimi mondiali di calcio, che si svolgeranno tra novembre e dicembre in Qatar, ma l'Ucraina devastata dalla guerra forse sì. La nazionale «di tutti», è infatti a un solo passo da una qualificazione che avrebbe un significato enorme. La nazionale guidata da Oleksandr Petrakov, molti dei cui giocatori non disputavano una partita ufficiale da molti mesi, ha battuto mercoledì sera all'Hampden Park di Glasgow i padroni di casa della Scozia 3-1 tra gli applausi del pubblico di casa che certamente è stato meno addolorato dell'eliminazione ad opera della nazionale per cui il mondo tifa e domenica si giocherà l'accesso alla massima competizione per nazionali contro il Galles guidato da Gareth Bale a Cardiff.

Il successo dei gialloblù, che hanno tra le loro stelle Roman Yaremchuk, Andrey Yarmolenko e l'«italiano» Ruslan Malinovskyi (in forza all'Atalanta), ha entusiasmato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha seguito il match in televisione, da Kiev, ma era presente nello stadio di Glasgow grazie alle maschere con il suo volto indossate da molti dei 3.500 tifosi ucraini presenti sugli spalti: «Grazie per due ore di divertimento come non ci capita più», ha scritto Zelensky che poi si è lasciato andare a un bel po' di comprensibile retorica: «Sono andati, hanno combattuto, hanno perseverato e hanno vinto perché ucraini!». assai felice anche Andryi Shevchenko, ex attaccante del Milan ed ex commissario tecnico della nazionale, oggi ambasciatore nel mondo del calcio ucraino e di tutto il Paese: «Lo vogliamo per tutto il popolo».

Il match con la Scozia è stata seguita anche dai militari al fronte, spesso sui cellulari. A loro soprattutto si è rivolto yarmolenko, autore del primo dei tre gol alla Scozia. «Grazie per il vostro sostegno! Grazie per aver creduto in noi! Dedichiamo questa vittoria al popolo ucraino, a ogni guerriero che attualmente difende il nostro Paese. Vinceremo sicuramente questa guerra», ha scritto in un posto l'attaccante, che ha aggiunto: «Vogliamo fare un regalo a ogni ucraino. Daremo tutta la nostra forza. Gloria all'Ucraina!».

L'Ucraina manca dai mondiali dal 2006, quando fu eliminata ai quarti di finale per 3-0 dall'Italia di Marcello Lippi poi destinata a vincere il torneo. Domenica dovrà battere un avversario agguerrito, che malgrado la simpatia non sembra disposto a fare sconti: «Dobbiamo mettere da parte la compassione, si tratta di novanta minuti di calcio, in ballo c'è un posto alla Coppa del Mondo», precisa il calciatore gallese Rob Earnshaw. Insomma, la qualificazione per gli ucraini è ancora tutta da conquistare. E per questo c'è chi, come l'ex calciatore scozzese Graeme Souness, propone che la Fifa garantisca un posto all'Ucraina in Qatar a prescindere dall'esito della sfida di domenica. Difficile che accada, perché i sogni non sempre si avverano.

Altrimenti non sarebbero sogni.

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