Politica

Ncd pronta a mollare Renzi

Formigoni chiede l'appoggio esterno al governo Renzi e Alfano ci starebbe pensando. Il nodo è sempre lo stesso: la modifica dell'Italicum

Ncd pronta a mollare Renzi

“Credo che il tempo del Ncd al governo sia finito. Oggi, non in ottobre. Spero che anche Alfano se ne convinca. Diamo a Renzi un appoggio esterno”. A dirlo in un’intervista al Corriere della Sera è il senatore Ncd, Roberto Formigoni, confermando il sospetto che gli alfaniani vogliano far cadere il governo Renzi.

“Noi siamo rimasti al governo per fare le riforme. Compito finito, le riforme ci sono. E la nostra alleanza con il Pd – spiega l’ex governatore della Lombardia - era dettata solo dalla gravissima situazione dell’Italia. Ora, con Renzi le prospettive divergono”. La parola d’ordine è “mai nelle liste del Pd”. “Il nostro compito - aggiunge - è organizzare il centro. Oppure, con le condizioni di Milano, potremmo far parte di un centrodestra a guida moderata”. Per Formigoni “è il momento di parlare chiaro con Renzi” che, in un momento critico per l’economia europea in cui la politica dovrebbe adoperarsi per “dare stabilità, pacificare”, “fa l’opposto”.

“Si rischia la fine di Cameron: ha voluto dividere e ha perso tutto”, sottolinea il senatore volgendo lo sguardo al referendum di ottobre ed evidenziando tutte le sue perplessità sul combinato disposto tra Italicum e riforma costituzionale.“La dittatura di chi vince le elezioni non va”, sottolinea il senatore alfaniano secondo cui andrebbe introdotto il premio di coalizione, l’elezione diretta dei senatori e l’abolizione delle liste bloccate per i deputati. Angelino Alfano sarebbe più propenso ad un’alleanza col Pd che a un ritorno col centrodestra,“ma questa legge elettorale non lo consente”. “È ovvio che se non introduciamo il premio di coalizione dovremo guardare al centrodestra”, avrebbe detto il ministro dell’Interno ai fedelissimi.

A rivelare i timori del leader di Ncd è Repubblica secondo cui Alfano sarebbe pronto a considerare conclusa la sua esperienza di governo con Renzi con il referendum, a meno che non si cambi l’Italicum.

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