Nel mondo i contagiati sono quasi 274 milioni. Ema: "Preoccupante situazione epidemiologica"

La Francia accelera per il green pass. E la Germania richiude gli stadi

Nel mondo i contagiati sono quasi 274 milioni. Ema: "Preoccupante situazione epidemiologica"

Come se tutti gli indonesiani, neonati e centenari compresi, si fosse contagiato. E parliamo della quarta nazione più popolosa al mondo. Il bilancio mondiale del Covid ha ormai numeri giganteschi: quasi 274 milioni di contagiati dall'inizio della pandemia (per la precisione 273.900.334), con 5.351.812 morti, come tutta la Norvegia. L'Oms ha fatto anche un censimento globale dei vaccini: finora sono state somministrate 107,61 dosi di vaccino per ogni 100 abitanti e nel mondo ci sono 44,86 persone pienamente vaccinate ogni 100 abitanti.

Eppure secondo l'Oms, che ci fornisce questi dati spaventosi, ci sarebbero dieci nazioni con zero contagi. Certo, stiamo parlando di remote isolette in alcuni casi quasi sconosciute (Tuvalu, Niue, Tokelau, Sant'Elena, Pitcairn, Nauru, Stati Federati di Micronesia, Kiribati) e di due Paesi come Corea del Nord e Turkmenistan sulla bontà delle cui statistiche è il caso di dubitare.

Insomma, un contagio (quasi) globale. Che ora incombe sulle feste natalizie. Per le quali l'Ema, l'agenzia medica europea, invoca cautela: «A un anno dalla prima approvazione del vaccino non avrei creduto ci trovassimo ancora in una epidemia, ma come tutti sapete la situazione epidemiologica rimane estremamente preoccupante in Europa e la variante Omicron è diventata la variante predominate in un numero crescente di paesi», dice la direttrice Emer Cook, che consiglia a tutti «di seguire le indicazioni delle autorità nazionali e locali».

E i vari Paesi si muovono eccome. Nel Regno Unito che ieri ha annunciato lo stanziamento di un miliardo di sterline per sostenere le aziende in crisi, gli scienziati (e molta parte dell'opinione pubblica) sono perplessi di fronte alla decisione del governo di Boris Johnson di non decidere ancora nuove strette: «Ci sono ancora 24-36 ore per decidere», ammonisce il professor Jeremy Farrar, infettivologo ed ex consulente di BoJo sulla pandemia. E la Scozia ha cancellato l'Hogmanay, la tradizionale celebrazione del Capodanno come ha fatto Londra per l'evento di fine anno a Trafalgar Square.

In Germania una riunione Laender-governo ha ieri varato nuove misure in vista delle feste: a partire dal 28 dicembre riunioni al massimo con dieci persone (se vaccinate), Capodanno in piazza vietato e partite di calcio a porte chiuse. «Non è tempo di party», taglia coerto il successore di Angela Merkel, Olaf Schölz. La Francia pensa al Green pass: dovrebbe decidere un consiglio dei ministri straordinario il 27 dicembre, in modo che il provvedimento possa essere discusso la stessa settimana in Parlamento. La premier svedese Magdalena Andersson ha annunciato nuove regole più stringenti, con una maggiore diffusione al lavoro da casada casa e solo servizio al tavolo in bar, ristoranti e ai grandi eventi.

La Catalogna sembra intenzionata a reintrodurre misure dure come il lockdown e il coprifuoco. E a causa del diffondersi della variante omicron la Nuova Zelanda ha rinviato di circa un mese l'attesa riapertura delle frontiere.

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