
La bugia è certamente più letteraria della verità. Per celebrare la losca bellezza della fandonia si celebra perfino un campionato italiano, che presto compirà mezzo secolo. L'edizione numero 49 si è celebrata domenica scorsa alle Piastre, una località dell'Appennino pistoiese, e ha visto la vittoria della storia (rigorosamente falsa) della scuola magica per bimbi autistici. Una scuola che non esiste, per l'appunto, ma che ha commosso tutti gli astanti consegnando la vittoria a Giovanni Tommasi di San Baronto (Pistoia) che per tutti i prossimi dodici mesi potrà menare il discutibile vanto di essere la persona più bugiarda d'Italia.
Tommasi ha raccontato la storia di suo nipote Didi, un bambino autistico non verbale che grazie alla scuola magica che insegna materie incredibili come la filosofia del castagno o teoria e pratica dell'invisibilità, ha iniziato a parlare. Sarebbe stato bello fosse vero.
Nella categoria infanzia - chi ha più fantasia dei ragazzini? - ha vinto la piccola Marianna Nesti, quasi 10 anni, di Cutigliano. Ha detto che lei riesce a convincere sua mamma di restare impegnata tutto il giorno sul "libro aperto", che non è un testo di studio ma il nome - Libro Aperto - di un monte dell'Appennino pistoiese. A lei è andata il premio offerto da Il Tirreno e intitolato alla giornalista Lucia Prioreschi. Tutti i concorrenti si sono cimentati sul tema della "bugia a scuola".
Nell'edizione 2025, presentata da Fausto Livi e Ilaria Belli, la laurea ad honorem dell'Accademia della Bugia - come bugiardo "honoris causa" - è andata a Dario Ballantini che ha ricordato il suo record da bugiardo, ossia l'aver indossato per 300 giorni su 365 i panni dello stilista Valentino per Striscia la Notizia, riuscendo ad ingannare molti.
Il premio per l'originalità della presentazione è andato a Elia Begliomini, che con i suoi neppure 2 anni è stato il concorrente più giovane. Il premio intitolato al giornalista Luciano Corsini per la bugia classica se l'è aggiudicato Luigi Grechi De Gregori da Foligno (Perugia).