Nervi tesi Bellanova-Catalfo: governo in tilt sulla sanatoria

Alta tensione tra la ministra dell’Agricoltura, pro sanatoria per i migranti e irregolari, e quella del Lavoro, contraria come tutto il M5s

Nervi tesi Bellanova-Catalfo: governo in tilt sulla sanatoria

La sanatoria sui migranti clandestini e gli irregolari, proposta da Italia Viva per bocca della ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, sta facendo litigare e non poco la maggioranza giallorossa. Da un lato la renziana (sostenuta anche dal Pd e e da Leu), dall’altro il Movimento 5 Stelle, che in modo abbastanza coeso e omogeneo si è espresso negativamente rispetto all’idea dell’ex sindacalista di regolarizzare di fatto i clandestini e gli irregolari così da adoperarli nei campi agricoli italiani.

In mattinata Bellanova ha minacciato le dimissioni qualora la proposta venisse bocciata, dicendo che non è al dicastero delle politiche agricole alimentari e forestali per fare da tappezzeria. Un’uscita forte e piccata in risposta ai "no" dei pentastellati, come quello di Vito Crimi, che teme con la sanatoria di rimpolpare ulteriormente il mercato del lavoro nero: "Massima disponibilità alla lotta al lavoro nero ma non accetto che vengano dati dei permessi di soggiorno temporanei perché è lì che si insidia il lavoro nero".

E come Crimi la pensa anche la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, che nella giornata di ieri ha espresso con vigore le sue diffidenze alla collega di governo e la tensione è stata alta e tanta. Catalfo, così come l’intero M5s, non ne vuole proprio sentire parlare. Secondo quanto riportato quest’oggi da La Stampa, nell’incontro di ieri la grillina si è opposta spiegando che con il progetto della renziana di andrebbe paradossalmente a "saturare il mercato del lavoro".

Quest’oggi è fissato un incontro a quattro tra Bellanova, Catalfo, Lamorgese – che insieme ai dem e alla sinistra è favorevole alla sanatoria pro irregolari – e Provenzano, ministro per il Sud. I ministri si siederanno al tavolo per fare il punto e cercare – e chissà, trovare – un punto d’inizio o magari anche di accordo da inserire all’interno del decreto di maggio. Un accordo che è quello che ovviamente spera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che per l’ennesima volta si trova a fare da avvocato – non del popolo ma dei partiti che lo sostengono... – per arrivare a una mediazione che salvi la maggioranza stessa, ormai sempre più scricchiolante e traballante (viste anche le recenti uscite di Matteo Renzi).

Bellanova e la sanatoria

"Tra le persone c’è diffidenza perché per anni si è fatta passare l’idea che i diversi sono i nemici e che gli immigrati vengono qui a toglierci il lavoro.

Sono invece fondamentali per portare avanti alcune attività, non solo in agricoltura dove rischiamo sperperi enormi per la mancata raccolta, ma anche le badanti che assistono tante persone anziane", ha dichiarato questa mattina Bellanova in radio, a Radio anch'io, dove ha presentato in sintesi quella che sarebbe la discussa sanatoria, aggiungendo anche come la sua intenzione sia quella di "concedere un permesso di soggiorno temporaneo per sei mesi, rinnovabile per altri sei, per le aziende e le famiglie che vogliono regolarizzare. Ci sarà anche un contributo per lo Stato, anche se non bisogna esagerare: si tratta di persone sfruttate per 3 euro l’ora facendo concorrenza sleale alle imprese che rispettano le regole",

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