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Nicola Morra dice no a Mario Draghi e si commuove: "Non mi mette a mio agio"

Tra i 15 frondisti del Movimento 5 Stelle che non hanno dato la fiducia a Draghi c'è anche Nicola Morra, visibilmente commosso dopo il voto

Nicola Morra dice no a Mario Draghi e si commuove: "Non mi mette a mio agio"

Nicola Morra è uno dei 15 grillini che ha votato "no" alla fiducia a Mario Draghi in Senato, andando così contro la linea del Movimento 5 Stelle. Il presidente della commissione Antimafia, nei giorni scorsi indagato per le frasi contro Jole Santelli a pochi giorni dalla sua morte, è uscito visibilmente commosso dall'Aula, pronto a ricevere la prevedibile espulsione per il suo gesto di dissenso. A non dare la fiducia a Mario Draghi anche Barbara Lezzi, uno dei nomi forti del MoVimento, che ora è a rischio scissione.

"Penso di aver fatto qualcosa che certamente non mi mette a mio agio, però ci sono situazioni in cui bisogna anche rimanere soli", ha commentato Nicola Morra. Le conseguenze potrebbero essere importanti, ma il presidente della commissione Antimafia sembra aver valutato quaunque scenario: "Se sono pronto all'espulsione? Adesso vedremo. Non ci sono problemi, bisogna andare avanti e avere il massimo rispetto delle posizioni di tutti". Stando alle sue affermazioni all'uscita dal Senato, il suo "no" sembra maturato nel corso della giornata, dopo aver ascoltato il discorso di Mario Draghi, ma in realtà già nei giorni precedenti era nell'aria la possibilità che Morra andasse in direzione contraria rispetto al MoVimento: "Oggi il Presidente del Consiglio non ha mai fatto riferimento alla lotta alla mafia. Ha parlato di legalità al Sud ma non credo che la mafia sia solo al Sud". Nicola Morra è apparso visibilmente commosso, probabilmente per quelle che saranno le conseguenze del suo gesto: "Se dormirò sereno e con la coscienza apposto? Cercherò di accompagnare l’addormentarmi con qualche pagina di libro".

In ogni caso, il presidente della commissione Antimafia non è stato il solo grillino a non seguire la linea del Movimento 5 Stelle. Con lui, anche altri 14 pentastellati hanno dato voto contrario alla fiducia a Mario Draghi. Inoltre, tra le fila del M5S si contavano anche 6 assenti. "Ovviamente non posso più essere nel M5S, la scelta di campo è radicale", ha commentato Mattia Crucioli, uno dei dissidenti, che ha rivelato l'intenzione di creare un nuovo gruppo con i pentastellati che non si riconoscono nella linea del MoVimento e che hanno votato "no" per il governo di Mario Draghi: "Lavorerò per questo. per fare opposizione occorrerà essere organizzati. Se ci saranno i numeri sarà sicuramente molto più utile stare dentro un gruppo". Bianca Laura Granato, altra disobbediente dei 5S, gli fa eco parlando con l'Adnkronos: "L'espulsione per chi ha votato 'no' sarà inevitabile. Nuovo gruppo? Valuteremo in seguito alla votazione come mettere meglio a frutto gli esiti di questa assai sofferta decisione".

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