Milano L'esito è quasi plebiscitario: 234 sì al Senato al decreto «blinda Italia». Il Covid fa tremare e il governo corre ai ripari. Fino al 3 aprile, per ora, scatta l'emergenza. Giro di vite anche per i familiari che hanno i parenti ricoverati. Le persone anziane sono le più a rischio. Ergo, «l'accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura». E per gli anziani che sono sani arriva la raccomandazione: meglio se state a casa. «È fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
Sospesi congressi, meeting, riunioni ed eventi sociali. Ma anche nei luoghi privati è sconsigliato l'assembramento «che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro»: nel mirino cinema, concerti, teatri e musei. Giro di vite, ovviamente, per gli stadi. Per alcune zone le partite si terranno a data da destinarsi; per altre si potrà giocare ma a porte chiuse. Giù la clèr per piscine e palestre, centri sportivi, a meno che non si garantisca la celebre norma del metro. I treni, poi, dovranno adottare interventi straordinari di sanificazione dei mezzi. Le scuole rimarranno chiuse. Tutte. Dagli asili alle università. Sarà compito dei dirigenti scolastici, quindi, organizzarsi con le lezioni via web.
Chiunque, quindici giorni fa, sia rientrato in Italia da zone a rischio o abbia soggiornato nei Comuni della zona rossa, deve contattare il 112 o il numero verde 1.500.
Seguono, poi, i consigli pratici per la vita di tutti i giorni: lavarsi spesso le mani, mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque; evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona; starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il
contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro; non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.FCr
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