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"Niente incontri con Di Maio". Renzi detta la linea e il Pd torna a spaccarsi

Nuove tensioni nel Pd. Renzi dett la linea ai suoi: "Niente incontri con Di Maio". Ma Martina sarebbe tentato di andarci, mettendo a rischio la sua poltrona

"Niente incontri con Di Maio". Renzi detta la linea e il Pd torna a spaccarsi

La linea da seguire nelle consultazioni al Quirinale divide il Partito democratico. A dettare la linea è stato ancora una volta Matteo Renzi facendo rispondere ai suoi un secco "no" a Luigi Di Maio che al Quirinale si era detto pronto a formare una maggioranza con la Lega o con i dem. La discussione, però, è ancora a perta. Secondo l'Huffington Post, infatti, Maurizio Martina sarebbe tentato di andare all'incontro con i pentastellati, ma l'ex premier gli ha fatto intendere che a questa stregua la sua segreteria potrebbe anche saltare da un momento all'altro.

Il colloquio tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Martina, che al Colle è stato accompagnato dai capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci e dal presidente del partito Matteo Orfini, è stato valutato "positivamente" durante una riunione con Renzi che si è tenuta nello studio della società della famiglia Marcucci, non lontano da via Veneto. All'appuntamento erano presenti, oltre all'ex segretario Luca Lotti, Maria Elena Boschi, Matteo Orfini, Lorenzo Guerini, Francesco Bonifazi, Delrio e lo stesso Marcucci. I dem hanno deciso di non partecipare ai colloqui con i grillini. "Non andiamo a sederci con Di Maio prestandoci al suo giochetto - fanno sapere fonti vicine al dossier - cerca di incontrare gli altri partiti per legittimare l'incontro che deve avere con Matteo Salvini". Ogni confronto è rimandato, piuttosto, "a quando ci sarà l'incarico formale".

Al Nazareno sono tutti convinti che tra Di Maio e Salvini ci sia già l'accordo sul governo e che sia stato perfezionato in occasione di quello per le presidenze di Camera e Senato. "Oltre a questo - viene spiegato ancora - c'è il particolare non trascurabile che Lega e M5s hanno programmi e valori diametralmente opposti a quelli del Pd. Non ci stiamo ad andare a un tavolo con chi dice 'poi decidiamo se stare dentro o fuori l'Europa'. Per noi non è un dettaglio". Il niet di Renzi ha fatto infuriare i pentastellati. "Se vuole rimanere in vita - commenta a Porta a Porta il capogruppo del M5S al Senato, Danilo Toninelli - il Pd deve comprenderlo quel voto di cambiamento".

"Questo è il partito che fino a ieri ha governato - fa eco la capogruppo del M5S alla Camera, Giulia Grillo - ma che figura fanno davanti agli italiani?".

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