Coronavirus

Niente morti in 18 regioni. Ma Speranza: "Non è finita"

In aumento i nuovi contagi: ieri altri 234 casi e 9 vittime. Dalle sagre ai voli, le nuove misure

Il ministro della Salute, Roberto Speranza
Il ministro della Salute, Roberto Speranza

Non scendono i contagi in Italia: sono 234 i nuovi casi contabilizzati ieri, 46 in più rispetto ai 188 di sabato. La sorpresa è che «solo» 77 arrivano dalla Lombardia (27 nella provincia di Mantova, 21 in quella di Bergamo e «solo» 6 in quella di Milano, 5 dei quali nel capoluogo), che è stata quasi scavalcata dall'Emilia-Romagna, con 71, mentre le 26 positività riscontrate sugli immigrati sbarcati a Roccella Jonica portano la Calabria al terzo posto a quota 28, quindi Lazio con 20 e Veneto con 16. Otto le regioni a zero: Liguria, Trento, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna Valle d'Aosta e Basilicata. Interessante il caso del Lazio, dove la massima parte dei nuovi casi sono di «importazione»: nella Asl Roma 2 dodici sono provenienti dal Bangladesh, uno dal Montenegro e uno dall'Afghanistan, nella Asl Roma 6 positiva una donna rientrata dall'Ucraina, mentre a Latina stessa cosa per una donna proveniente dal Messico.

Non molto alto il numero dei tamponi messi a referto ieri: 38.259, che portano il totale a 5.938.811 su un totale di 3.568.887 soggetti diversi. Il tasso di contagi per tamponi è dello 0,61 per cento. La Lombardia «straccia» tutti sul numero dei morti 8 sul totale di 9. Diciotto le regioni senza decessi.

Numeri che non tranquillizzano il ministro della Salute Roberto Speranza, soprattutto guardando al resto del mondo e al record di contagi: «La battaglia non è vinta e serve ancora attenzione da parte di tutti. Dobbiamo continuare a seguire la linea della prudenza e della gradualità», ha twittato. Preoccupa anche l'abbassamento dell'età media dei positivi: nell'ultimo mese infatti secondo quanto riferito al Messaggero da Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, gli «under 18» infetti sono proporzionalmente quintuplicati, passando dal 2 al 9,43 per cento dei nuovi casi.

Ma anche gli italiani sono spesso sconsiderati: un padre e un figlio, sono stati denunciati dai carabinieri di Porto Ercole (Grosseto), per avere organizzato una festa nella loro villa all'Argentario, con 350 invitati e nessun rispetto delle regole di distanziamento sociale. I due dovranno rispondere in concorso di trattenimenti pubblici senza licenza, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, disturbo della quiete pubblica e violazione del divieto di assembramenti. Molto diverso quello che accade a Cremona, dove per la prima volta dopo 40 anni salterà la processione dell'Assunta sul Po, che si svolge a Ferragosto con messa e processione seguita da barche a remi sul fiume.

E domani scade il Dpcm con le misure per il contenimento del contagio. Ci saranno naturalmente alcuni aggiustamenti ma si va verso una riconferma dell'obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi. Restano anche off-limits le discoteche e le sagre, e qualsiasi assembramento.

Ingresso vietato per chi proviene da 13 Paesei: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Domenicana.

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