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Niet dello "sceriffo" De Luca sul commissario Calcaterra. Il braccio di ferro con Meloni

Lo "sceriffo" salernitano si impunta sulla nomina del commissario per l'emergenza Casamicciola

Niet dello "sceriffo" De Luca sul commissario Calcaterra. Il braccio di ferro con Meloni

Lo «sceriffo» salernitano si impunta sulla nomina del commissario per l'emergenza Casamicciola. La politica riesce a litigare anche su una tragedia. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una lettera inviata a Palazzo Chigi pone il parere negativo sull'indicazione di Simonetta Calcaterra a commissario per l'emergenza Casamicciola.

Il parere della Regione è vincolante per la nomina. E dunque l'esecutivo è costretto a valutare un'altra soluzione. Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio starebbe sondando altri nomi.

Calcaterra è da luglio scorso commissario straordinario del Comune di Casamicciola dopo lo scioglimento dell'ente per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri. La sua nomina era stata decisa domenica dal Consiglio dei ministri ma il parere della Regione è fondamentale per la formalizzazione dell'atto. Nel comunicato finale del Consiglio dei ministri che si era riunito stanziando anche due milioni per gli interventi di prima urgenza veniva annunciata la proposta al «capo della Protezione civile, quale commissario per la Protezione civile a Ischia, la dottoressa Simonetta Calcaterra, attuale commissario straordinario del Comune di Casamicciola».

Nell'esprimere il parere negativo, la Regione non ha indicato nomi alternativi. Si attende ora l'indicazione da parte del governo. Secondo fonti della Regione, probabilmente oggi. Ma perché sarebbe arrivato l'alt da parte del governatore campano? Varie le ipotesi che circolano. Vecchie ruggini. Però sembra prendere corpo un'altra tesi: De Luca vuole imporre il suo nome e avrebbe messo agli atti la protesta istituzionale. Si va al braccio di ferro con Meloni e Curcio.

Ufficialmente il governatore contesta il doppio ruolo della Calcaterra: commissario per l'emergenza e dell'ente locale. Ma in realtà la motivazione è un'altra: De Luca pretende un fedelissimo al timone della macchina che dovrà gestire l'emergenza e il post. Il ministro Nello Musumeci, con delega alla Protezione Civile, sta vagliando i nomi proposti da Curcio. La decisione è attesa nelle prossime ore.

Sullo strappo tra governo e Regione è intervenuto anche il Prefetto di Napoli: «Il nodo sul nome del commissario verrà sciolto a brevissimo. Tutti ci rendiamo conto che esiste questa necessità. La procedura prevede che il Consiglio dei ministri deliberi e il capo dipartimento, di intesa con la Regione, nomini. In ogni caso il lavoro sta proseguendo ed entro il fine settimana sarà pronto il piano speditivo di emergenza».

Sulla stessa lunghezza il sottosegretario campano Pina Castiello: «Da qui a qualche ora sarà adottata l'ordinanza per la nomina del commissario. Vedremo se sarà confermata o meno la commissaria prefettizia Simonetta Calcaterra, che merita la stima del governo».

Intanto sulla polemica degli allarmi ignorati arrivano le prime difese: «Il Comune di Casamicciola dopo le allerte meteo ha emesso due ordinanze con le prescrizioni richieste dal grado di allerta». Al commissario è stato chiesto un commento su quanto affermato dall'ex sindaco di Casamicciola, Giuseppe Conte, che ha detto di aver inviato 23 email pec a vari destinatari per segnalare lo stato di pericolo: «Noi le ordinanze le abbiamo emesse e diffuse anche attraverso la stampa locale» ha ribattuto il commissario Calcaterra.

Non è bastato però a evitare i morti.

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