Coronavirus

No al lockdown, stop sbarchi e riaprire le attività: le proposte del centrodestra

La risoluzione unitaria presentata dal centrodestra: rendere pubblici i verbali del Cts, riaprire le attività che garantiscono sicurezza, vietare l'ingresso di immigrati irregolari e stop alle Ong

No al lockdown, stop sbarchi e riaprire le attività: le proposte del centrodestra

Il centrodestra alla Camera presenta una risoluzione unitaria in seguito alle comunicazioni del premier Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm che dovrebbe essere varato entro mercoledì. Il presidente del Consiglio ha ribadito in Aula la disponibilità a collaborare con le opposizioni anche dopo il no arrivato da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini all'istituzione di un tavolo di confronto permanente: "Se ci fossero ripensamenti, la proposta rimane immutata". Al governo è stato chiesto di "modificare radicalmente" la strategia fino ad ora utilizzata per contenere la diffusione del Coronavirus, "inaugurando una pianificazione di interventi di medio e lungo termine che possano instaurare una gestione della situazione epidemiologica trasparente e consapevole". L'intento è quello di evitare altre chiusure "arbitrarie e improvvise" come quelle dettate dagli ultimi decreti.

Andrebbe dunque scongiurata "la prospettiva di un secondo lockdown nazionale". Per evitare una serrata generale si potrebbe procedere al recupero dei "ritardi accumulati sul fronte del rafforzamento del servizio sanitario nazionale" magari mediante il potenziamento delle terapie intensive e il riordino della rete ospedaliera, potenziando l'assistenza sanitaria territoriale e domiciliare "stanziando ulteriori risorse affinché nelle Regioni, compatibilmente con il quadro clinico del paziente, possano essere garantiti i tamponi, gli esami e le terapie, direttamente a domicilio del paziente". Si chiede poi di porre rimedio alle problematiche di carattere amministrativo che stanno ostacolando la disponibilità dei trattamenti sperimentati con successo nel corso della prima ondata dellepidemia, "agevolando la diffusione della terapia a base di plasma iperimmune e promuovendo, presso lAifa, un riesame della decisione presa con riguardo al principio attivo idrossiclorochina, alla luce delle più recenti evidenze scientifiche". Sul fronte dei trasporti la maggioranza è sollecitata ad adottare iniziative per il potenziamento del trasporto pubblico locale per garantire un adeguato distanziamento su tutti i mezzi pubblici, "anche attraverso la stipula di convenzioni con gli operatori privati, al fine di garantirne l'operatività in condizioni di sicurezza per i relativi utenti e operatori".

Stop a clandestini e Ong

L'esecutivo giallorosso viene impegnato ad attivare specifiche e immediate misure "per il controllo delle frontiere marittime e terrestre e delle acque territoriali nazionali", prevedendo pure "il divieto di ingresso, transito e sosta di Ong straniere e non" e impedendo ai cittadini provenienti da paesi terzi l'ingresso illegale in territorio italiano. In tal senso sarebbe fondamentale implementare e migliorare gli accordi bilaterali con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori irregolari, aumentare il numero e la capacità dei centri di permanenza per il rimpatrio "e assicurare in ogni caso il trattenimento degli immigrati irregolari qualora non possa essere disposto il loro tempestivo ed effettivo allontanamento dal nostro Paese". Tra le varie richieste anche quella di effettuare test obbligatori "per chi arriva dall'estero con momentanea sospensione degli accordi di Schengen".

Riaprire attività in sicurezza

Nella risoluzione presentata alla Camera dai capigruppo della Lega (Riccardo Molinari) Fratelli d'Italia (Francesco Lollobrigida), Forza Italia (Mariastella Gelmini) e Noi con l'Italia (Maurizio Lupi) si legge la proposta di consentire la riapertura delle attività produttive in base a protocolli di sicurezza e non in base a codici Ateco, permettendo così l'esercizio di tutte le attività commerciali (inclusi bar, ristoranti, palestre e piscine) "che possano garantire l'applicazione dei protocolli di sicurezza".

Sì ai voucher

Oltre a chiedere la tempestiva pubblicità dei verbali del Comitato tecnico-scientifico "assicurando un dialogo costante dello stesso anche con i rappresentanti del mondo produttivo e lavorativo", il centrodestra vorrebbe arrivare alla sospensione del decreto Dignità e alla reintroduzione dei voucher "per tutti i settori, compresi i voucher familiari", per dare alle imprese la possibilità di "sostituire la forza-lavoro assente perché contagiata dal virus o in quarantena e proseguire la propria operatività".

"Il centrodestra c'è per l'Italia"

"Al presidente del Consiglio Conte che oggi alla Camera si appella alla collaborazione tra tutte le forze politiche Fratelli d'Italia rispondo che, nella risoluzione presentata da tutto il centrodestra e che si voterà tra poche ore, ci sono oltre 20 punti con altrettante priorità e proposte puntuali per affrontare questa delicata fase", scrive sui social Giorgia Meloni. La leader di FdI ha ricordato alcune richiesta avanzate, tra cui la garanzia dell'addebito diretto dei ristori sui conti correnti di tutti i lavoratori - anche autonomi - danneggiati dalle nuove limitazioni e l'assicurazione di un rimborso del 75% del fatturato mensile dichiarato nel 2019 per le imprese con meno di 50 dipendenti. La presidente di Fratelli d'Italia ha pertanto lanciato un appello: "Se il richiamo alla collaborazione è reale, lo vedremo da come Pd e M5S voteranno sulle proposte di buonsenso che il centrodestra ha messo nero su bianco: per noi infatti l’unica collaborazione possibile avviene in Parlamento, perché questo è il luogo nel quale si decidono le cose e non si sta solo per farsi riprendere dalle telecamere. Oggi dimostriamo, ancora una volta, di essere sempre presenti quando l'Italia ci chiama".

Via libera a 4 punti

La Camera ha approvato con 464 voti favorevoli e 2 contrari - con voti per parti separate - i punti 12, 13, 14 e 17, ai quali il governo aveva dato parere favorevole; l'Aula ha invece bocciato il resto della risoluzione che aveva il parere contrario dell'esecutivo. Si terrà in considerazione, in sede di adozione delle future misure di contenimento, le esigenze dei pazienti non Covid-19 (e, tra questi, dei pazienti cronici e dei pazienti oncologici), "assicurando nei loro riguardi la continuità assistenziale e la tutela del diritto alla salute, anche attraverso l’attivazione dei servizi di telemedicina". È stato preso l'impegno a tutelare - da qui fino al termine dell’emergenza - i lavoratori fragili, le persone con disabilità (fisica, sensoriale, relazionale o intellettiva), i rispettivi familiari e caregiver, "assicurando loro un adeguato sostegno economico e assistenziale, anche a livello domiciliare, affinché la progressione della pandemia e l’applicazione delle misure di contenimento non determinino ulteriori regressioni, discriminazioni o isolamenti".

Via libera anche a interventi mirati e appropriati alle diverse fragilità, al fine di non isolare ulteriormente bambini, ragazzi e persone con disabilità – in particolare intellettive – "potenziando in modo adeguato l’assistenza socio-sanitaria domiciliare, nell’ottica di prevenire e assistere in sicurezza, consentendo anche a chi svolge attività domiciliare di usufruire di test rapidi a tutela sia propria che dell’utenza".

Il punto 17 riguarda la sicurezza delle scuole, con l'applicazione dei termoscanner all'ingresso delle strutture scolastiche o delle classi per monitorare la temperatura di alunni e personale, con l'allestimento di tensostrutture da dedicare alle scuole per aumentare gli spazi disponibili e con "interventi straordinari di edilizia scolastica per adeguare gli ambienti di apprendimento alle disposizioni di sicurezza".

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