No alle nozze gay, Alfano: "È fascismo rosso contro i giudici della sentenza"

Libertà di manifestazione a senso unico per chi una volta difendeva l'autonomia dei giudici e oggi tuona alla parzialità

No alle nozze gay, Alfano: "È fascismo rosso contro i giudici della sentenza"

Se da un lato a finire nel mirino di cattolici e centristi è stato il ddl Cirinnà, dall'altro, ieri a scatenare la polemica è stato il profilo twitter dell'estensore della sentenza, Carlo Deodato, che si definisce "giurista cattolico" e che, nel passato recente, è stato autore di alcuni 'retweet' anti-gender.

Ma c'è un'altra figura in questa vicenda che ha fatto gridare allo scandalo. Il collegio dei giudici che ha dato ragione ai prefetti nell’annullamento delle trascrizioni è guidato da un numerario dell’Opus Dei, la società fondata da Josemaría Escrivá de Balaguer che promuove la militanza religiosa anche attraverso severi esercizi spirituali. Si tratta di Giuseppe Romeo, ex presidente del Centro Studi Torrescalla di Milano dell’organizzazione religiosa.

Dopo aver esultato ieri con un "Abbiamo vinto!", questa mattina però il titolare del Viminale Angelino Alfano è tornato a difendere il giurista e la decisione del Consiglio di Stato: "Gli atti di fascismo rosso contro un magistrato per la sua fede religiosa sono inaccettabili", ha detto alla tv. "È inaccettabile - continua il ministro - che quelli che hanno coccolato le cosiddette toghe rosse dicendo che avevano la libertà di manifestazione dentro le assemblee dei partiti, che potevano esprimere ogni giudizio in pubblico dicendo che tale giudizio era separato dall'attività giurisdizionale oggi siano proprio quelli a criminalizzare per qualche tweet un magistrato che ha la colpa di essere cattolico. Cioè lo accusano per la propria fede religiosa".

"Oggi la più alta magistratura amministrativa del Paese stabilisce che la mia circolare era

legittima e che lo era sotto tutti i punti di vista. Si riafferma - ha concluso Alfano -che nella legge italiana non esiste il matrimonio per coppie composte da persone dello stesso sesso".

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