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"No al soggetto unico. Ma adesso va allargato il campo dell'alleanza"

Carlo Fidanza, capo delegazione di FdI al Parlamento europeo, il centrodestra in caso di elezioni sarebbe pronto? "Il centrodestra continua a essere maggioranza tra gli italiani"

"No al soggetto unico. Ma adesso va allargato il campo dell'alleanza"

Carlo Fidanza, capo delegazione di FdI al Parlamento europeo, il centrodestra in caso di elezioni sarebbe pronto?

«Il centrodestra continua a essere maggioranza tra gli italiani. Ci siamo presentati uniti in tutte le regioni, al contrario di Pd e M5S che lo hanno fatto solo in Liguria e hanno preso una batosta memorabile. Ne abbiamo vinta una, le Marche, che non avevamo mai governato. Ora ne governiamo 15 su 20. Si può fare meglio? Certamente, ma partiamo da una base solida.

Cosa fare in termini di progettualità?

«Dobbiamo essere sempre pronti ad allargare il campo a chi vuole darci una mano e lavorare sui contenuti. Con Giorgia Meloni abbiamo deciso di posizionare sempre di più Fdi al fianco dell'Italia che lavora e intraprende».

Sarebbe utile un nuovo predellino e una fusione come avvenne con il PdL?

«I tempi sono diversi e non credo sia il momento di fusioni a freddo. Giorgia Meloni il suo predellino lo ha fatto ad Atreju quando ha aperto le nostre porte a persone che venivano da esperienze diverse, contribuendo a costruire il terzo partito italiano. Ricordo i tanti che ci davano per morti in partenza o quelli che volevano farci fondere con la Lega».

Chi potrebbe promuovere questa riorganizzazione ed essere il Berlusconi del 2007?

«Giorgia ha già dimostrato di saperlo fare, facendo una sintesi virtuosa tra varie anime della destra e anche facendo crescere una classe dirigente. Molti soloni dicono brava la Meloni, però dietro di lei non c'è nessuno. Non è così. L'ultima dimostrazione è stata l'elezione di Francesco Acquaroli nelle Marche.

C'è già oggi una Destra di qualità pronta a governare».

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