"Nordio intervenga sul pm in udienza con la coccarda anti riforma"

La denuncia del deputato Pozzolo, condannato a Biella per lo sparo di Capodanno. Interrogazione Fi

"Nordio intervenga sul pm in udienza con la coccarda anti riforma"
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"Non siamo mica tutti deficienti", sbotta Emanuele Pozzolo. "Adesso l'Anm dice che la coccarda tricolore rappresenta l'unità della nazione. La verità è che l'Anm gira la frittata. Nel caso di specie quella coccarda tricolore rappresentava la contrarietà alla separazione delle carriere. Quello è un simbolo politico altro che unità della nazione".

A fare indignare il deputato Pozzolo è stata la reazione dei vertici dell'Associazione nazionale magistrati all'interpellanza parlamentare presentata dal forzista Tommaso Calderone: in cui si segnalava come nel processo a Biella a carico di Pozzolo, per la nota vicenda del colpo di pistola partito a Capodanno, il pubblico ministero si sia presentato ripetutamente in aula con una coccarda tricolore sulla toga.

Compresa l'udienza in cui ha pronunciato la requisitoria contro Pozzolo, poi condannato a quindici mesi per porto abusivo d'arma. Quella coccarda, scrive Calderone nell'interrogazione, è tutt'altro che un simbolo patriottico: è "il distintivo con cui una parte della magistratura ha espresso pubblicamente la propria contrarietà alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere". Riforma, ricorda Calderone, votata anche da Pozzolo: cioè dell'imputato di cui il pm Paola Ranieri chiedeva la condanna con la toga all'occhiello. Si è trattato, secondo il deputato di Forza Italia, di un gesto "inopportuno e lesivo dell'immagine di imparzialità che dovrebbe caratterizzare l'operato di ogni singolo magistrato", gesto sul quale si chiede al ministro della Giustizia di compiere le "sue valutazioni".

Fulminea la reazione dell'Anm, la cui giunta esecutiva dirama un comunicato: "La coccarda rappresenta l'unità della nazione e l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. La magistratura associata, nell'esprimere la piena solidarietà alla magistrata oggetto dell'atto parlamentare, ribadisce il proprio impegno a difendere i principi costituzionali". Andando a processare Pozzolo con la coccarda, la Ranieri - dice l'Anm - non voleva contestare la riforma della Giustizia. La coincidenza con l'iniziativa contro la separazione delle carriere era del tutto casuale. "Il problema - dice ancora Pozzolo - è che il processo penale è fatto anche di simboli, la toga nera simboleggia l'indipendenza e l'autonomia.

L' imparzialità anche estetica è un dovere dei magistrati che devono anche sembrare imparziali oltre a esserlo. Se vedo un magistrato che indossa della simbologia politica sulla toga comincio inevitabilmente ad avere meno fiducia nella giustizia. Fare politica è un diritto, ma si fa da eletti, non da pubblici ministeri".

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