«Le nostre anime si fonderanno di nuovo»

Pubblichiamo alcune delle molte lettere d'amore giunte in redazione. Continuate a scrivere a letteredamore@ilgiornale.it

Mi sono accorta di te seconda elementare e allora la mia mano ha cercato la tua e i miei occhi i tuoi. Siamo cresciuti assieme, assieme abbiamo ballato guancia a guancia le canzoni della Pavone e di Morandi... E poi le estati al lago con un grappolo d'uva e i libri per preparare la maturità. E il tuo bigiare le lezioni di geografia del mercoledì pomeriggio perché io uscivo prima da scuola e tu passavi a prendermi con la tua lambretta. E poi l'esame a settembre perché la prof non ti aveva mai visto alle sue lezioni. Che incanto il nostro amore sempre più urgente. E poi l'arrivo di un bimbo ed avevamo vent'anni! Per mano abbiamo sfidato il Mondo, ci siamo sposati e il nostro piccolo ci ha portato una gioia da togliere il respiro. Durata solo sette giorni perché la notte della befana è volato a fare compagnia al bambin Gesù. Poi la lontananza, tu a Torino, dove la banca ti aveva mandato, io a casa, non potendo chiedere trasferimento nei primi anni di ruolo nella scuola. E poi, finalmente, la vita assieme, con due bellissimi figli a completare il nostro amore. E poi la mia malattia strana e terribile che tu, tenendomi per mano, mi hai aiutato a lottare e poi, quando tutto sembrava tranquillo, il tuo arresto cardiaco, le corse con il 118, il coma e il risveglio. I tuoi occhi che mi cercano e «Dov'eri?» le tue parole. E poi la terribile diagnosi e quell'ultimo tremendo e pur bellissimo anno insieme e poi... tenendoti la mano ho dovuto lasciarti andare. Tutta la nostra vita, è stata una bellissima storia, una meravigliosa lettera d'amore

Leggo mille poesie e ascolto mille canzoni/ Ma la poesia più bella la leggerò quando ti guarderò di nuovo negli occhi/ E la musica più bella la ascolterò quando sentirò ancora il rumore del tuo cuore./ Ti ho scritto mille inutili parole che non valgono un tuo sorriso./ Ti potrei cantare mille inutili canzoni che non valgono la musica del tuo più silenzioso gemito./ E se questa tremenda attesa mi riporterà tutto quello che di te ho perduto.../Non serviranno parole e non suoneranno le canzoni. Nel silenzio due anime che si riconoscono si fonderanno di nuovo./ Per ritrovarsi nell'abbraccio in cui si sono lasciate.

Antonio

Amore mio, so che leggi queste lettere. Io ti ho pregato di mettere per me da parte i fogli del Giornale, quando non faccio in tempo a leggerle e so che tu, tesoro, lo fai puntualmente. Ecco, oggi c'è una lettera d'amore per te: questa! Siamo venuti vecchi insieme, ma l'amore è un filo d'oro che ci lega sempre. Tu mi fai sempre tanti complimenti e io credo che siano sinceri, perché anch'io ti amo ancora come una volta, così come sei ora, un ulivo bellissimo che ha affrontato il vento e le tempeste... E anche se vorrei (per te! per la tua salute!) che tu avessi l'aspetto di un tempo, mi piaci come sei! Il mio amore ha resistito alla devastazione del tempo ed è cresciuto, forse perché ha dato frutti, certo perché si sente ricambiato, perché sa ridere e sa piangere con te... Lo voglio dire, con questa lettera d'amore, che per te, per sempre, è intatto l'amore della mia giovinezza!

Sisa

Sono sicuro che la coppia Ferida/Valenti sarà presto presente nella nuova rubrica che avete ideato. I miei genitori me ne parlavano come una coppia da ammirare per come vissero il tragico epilogo della lora vita.

Francesco Gigante

Mia cara questa è la prima lettera che ti scrivo, ma sarà anche l'ultima. Non la leggerai neppure, perché non te la invierò, in quanto sarebbe troppo difficile spiegarti la ragione per cui ti lascio. Il nostro sentimento è nato così, per caso, ed è cresciuto troppo velocemente per poter dire che possa durare nel tempo, ma non è solo questo il problema. Siamo due persone mature, però mentre io alle spalle ho una convivenza ultradecennale con una compagna che ormai è solo un'amica, per quanto molto cara, tu hai una famiglia, un marito e dei figli che sono il fulcro della tua esistenza. Ogni volta che ci ritroviamo, avverto il tuo senso di colpa. In te avevo trovato la compagna ideale: dolce, tenera, appassionata, intelligente: non avrei potuto desiderare di meglio, ma tu appartieni a un altro. Vederci così, di nascosto, ogni volta con il cuore in gola non ci fa bene.

Ambedue volevamo provare ancora quel brivido della giovinezza... ci siamo riusciti, certo, ma a quale prezzo. Non voglio essere la causa della rottura del tuo matrimonio che, parole tue, è felice... Tu sei e rimarrai sempre nei miei pensieri. Ti amo, con disperazione.

G.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica