Il vertice negli uffici del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è durata meno di mezz'ora, segno che non c'erano dubbi in partenza. Sarà Vincenzo Novari, ex amministratore delegato dal 2001 al 2015 di «3 Italia», il «supermanager» delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Lo ha annunciato ieri il ministro e hanno confermato dopo di lui la «piena unanimità» i sindaci di Milano e Cortina, Beppe Sala e Giampietro Ghedina, i governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, e il presidente del Coni Giovanni Malagò. Sarà il Ceo del Comitato organizzatore (una Fondazione) che sarà istituito a breve per gestire i Giochi. Fino a qualche giorno fa i rumors davano come super favorito (da Sala in particolare) Alberto Baldan, ad di Grandi Stazioni Retail. Le quotazioni di Novari sono risalite alla vigilia. Era dato da tempo in svantaggio il terzo candidato in corsa, Tom Mockridge, neozelandese, ex ad di Sky Italia e di Virgin Media. Il suo italiano è stata ritenuto buono ma non «molto fluente» come richiesto dai soci nella job description. Una lacuna che non è riuscito a colmare durante i colloqui che si sono tenuti due giorni fa negli uffici milanesi dei «cacciatori di teste» Spencer Stuart. Incontri di circa un'ora a testa con Sala, Fontana, Ghedina e il direttore generale del Coni Mario Pescante, più del curriculum hanno sondato le motivazioni che spingevano i top manager a cimentarsi per 7 anni in un'impresa scivolosa e remunerata meno del settore privato (circa 500mila euro all'anno). E l'ha spuntata Novari. La sua prima uscita ufficiale (prima della nomina va costituita la Fondazione) è fissata il 10 e 11 dicembre in Regione Lombardia, al «Seminario orientativo» con cui le istituzioni e il Comitato Olimpico internazionale (ci sarà il presidente Thomas Bach) presenteranno il dossier agli stakeholder coinvolti nelle Olimpiadi.
«Siamo tutti d'accordo nel designare Novari, ha tutte le qualità per fare un buon lavoro» ha dichiarato Spadafora. «Erano tutti ottimi candidati, forse un po' meno Mockridge per la conoscenza non perfetta dell'italiano - ha sottolineato Sala -. É difficile dire che uno ha prevalso decisamente sugli altri, la cosa certa è che ci siamo trovati tutti convinti». E fa pressing sul governo: «Serve velocemente la legge olimpica, dobbiamo comunicare rapidamente al Cio che il testo seguirà quello che è scritto nel dossier. Faccio un esempio: i trasferimenti dal Cio a noi non verranno tassati affinché tutte le risorse arrivino direttamente, e dovremo comunicare formalmente il nome dell'ad». Malagò ha garantito invece che il Comitato organizzatore «sarà istituito entro fine mese». «Da oggi siamo pienamente operativi» il commento di Zaia e Fontana. Un'ora prima del vertice hanno incontrato il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli per fare il punto sui fondi per le grandi opere. Fontana ha chiesto «espressamente di iniziare a dar corso ai primi lavori. Le nostre sollecitazioni sono mirate a sbloccare le opere già progettate e finanziate». Si tratta di 900 milioni già stanziati sui quasi 2 miliardi di investimenti necessari in Lombardia.
E De Micheli ha comunicato l'impegno ad ottenere ulteriori risorse dal Mef per altri interventi necessari. In tempi stretti, assicura Malagò, verrà creata l'Agenzia di progettazione olimpica, incaricata di realizzare le opere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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