Ecco chi è il deputato che ha affossato il Global compact

Chi è Francesco Lollobrigida, che guida le truppe meloniane alla Camera e che ha, con una tattica parlamentare, cancellato l'adesione italiana al Global compact

Ecco chi è il deputato che ha affossato il Global compact

Capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, classe 1972, Francesco Lollobrigida, è tra gli esponenti di punta della destra italiana. Dal punto di vista gerarchico, prima del politico nativo di Tivoli ma cresciuto a Subiaco, viene infatti soltanto Giorgia Meloni che, rispetto a Lollobrigida, ha un percorso parallelo che risale ai tempi del movimento studentesco. "Un'amicizia che mi onora e che ha aiutato entrambi a superare momenti di difficoltà", premette.

Il meloniano guida oggi le truppe d'opposizione all'esecutivo di Mario Draghi ma è dall'inizio della legislatura che contrasta le attività e le scelte dei governi che si sono succeduti in quattro anni e mezzo. La parabola politica di "Lollo" - come viene chiamato da chi può permetterselo in Fdi - inizia con l'adesione al Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile missina. Emergono subito le doti organizzative e la capacità nel gestire le fase congessuali: due qualità che si riveleranno determinanti per divenire un riferimento della provincia romana prima e del piano nazionale poi.

La svolta di "Lollo" e della sua generazione arriva con il congresso di Viterbo del 2004, l'appuntamento che ha eletto Giorgia Meloni presidente di Azione Giovani, movimento giovanile di An, consentendo all'attuale classe dirigente di Fdi di fare capolino tra i grandi. Lollobrigida, al pari di Giovanbattista Fazzolari, oggi senatore, e con l'ausilio di Nicola Procaccini, che ora è europarlamentare, disegna la strategia che coadiuva la Meloni per sbaragliare la concorrenza.

Chi ha vissuto quelle fasi racconta la scientificità con cui "Lollo" ha condotto i congressi provinciali, garantendo ai meloniani le maggioranze territoriali e dunque i numeri per il trionfo finale. É l'inizio della parabola che ha consentito alla destra italiana di sopravvivere alle giravolte di Gianfranco Fini, di rinascere in una nuova formazione e di dribblare la concreta possibilità di sparire dalla scheda elettorale. Se non altro perché sono i reduci di Viterbo, per così dire, ad aver dato vita a Fdi.
La militanza giovanile e le battaglie condotte all'interno di Alleanza Nazionale sono ormai alle spalle, mentre permane la necessità di allargare a macchia d'olio le truppe a sostegno di Giorgia Meloni. Se il presidente dell'Ecr è il leader indiscusso della destra italiana, Lollobrigida è l'aggregatore naturale che gira in lungo ed in largo per tutto il Belpaese con il fine strutturare il "partito dei patrioti" ed estendere le maglie degli aderenti. I tempi cambiano ma lo schema, insomma, è rimasto quello vincente di Viterbo.

L'onorevole ha una storia politica lunga ma il percorso parlamentare è appena iniziato, essendo stato eletto alla Camera, per la prima volta, nel 2018. Tra le battaglie campali combattute in Parlamento, un accento può essere posto sulla strategia con cui "Lollo" ha affossato il Global compact: "Per mesi - ricorda a IlGiornale.it - siamo stati derisi per la volontà di fermare un accordo internazionale teso a certificare l'immigrazione clandestina come un diritto. Ci hanno deriso in Aula e nelle trasmissioni televisive, più di tutti Propaganda Live - insiste - ma alla fine siamo riusciti, con una tattica d'Aula, a dividere la maggioranza, presentando una mozione d'indirizzo, e a battere i partiti immigrazionisti, impedendo la ratifica della sottoscrizione del Global Compact e facendo rimangiare a Conte gli impegni già assunti a livello internazionale".

Se la cancellazione dell'adesione al Global compact è il biglietto da visita del Capogruppo Lollobrigida, la ferma contrarietà al reddito di cittadinanza è un'istanza che l'onorevole tiene a rivendicare: "Ci siamo opposti per primi, senza se e senza ma, ad un provvedimento che c'è apparso sin dall'inizio per quello che era: veleno immesso nell'economia nazionale. All'inizio - dichiara - eravamo soli ma ora tutti si rendono conto dei disastri che il reddito grillino ha provocato e sta provocando, oltre agli sperperi spesso a vantaggio dei criminali".

Questa vicenda è intrisa d'identità cristiana. Essendo originario di Subiaco, cittadina cui è molto legato, il meloniano associa la nascita del monachesimo occidentale, che si è sviluppato sulla base della regola benedettina, alla costruzione di un'Europa diversa da come la conosciamo: "Un' Europa dai valori saldi e legati alla cristianità - annota - che deve tornare ad essere il collante tra le nazioni di questo continente e la più forte alternativa a modelli di sviluppo che tendono a cancellare le differenze tra persone e tra i diritti e le culture dei popoli". Poi c'è la vita personale.

Ha costruito una famiglia con Arianna Meloni, Lollobrigida è padre di due figlie, una di dodici ed una di tredici anni: "Con loro cerco il confronto. Provo sempre a spiegare come guardare le cose con prospettive differenti e senza lasciarsi influenzare pregiudizialmente da mass media e social". Sportivo, il meloniano ha iniziato ad essere più attivo verso i quarant'anni, quando ha cercato "di compensare l'avanzare dell'età con uno stile di vita che rispettasse il detto mens sana in corpore sano", confessa.

Sciatore da tempo (si narra che la stessa candidatura della Meloni a presidente di Azione Giovani sia stata messa a punto durante una giornata sulla neve), il Capogruppo di Fdi oggi si è dato anche al padel, alla mountain bike ed all'equitazione.

E il calcio? "Laziale doc. Quando posso vado allo stadio. Una tradizione familiare che è iniziata da bambino, quando andavo con mio padre. Poi ho continuato con i miei fratelli e adesso, quando posso, con le mie figlie".
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