Nuovo governo, chance a Allawi. Ira della piazza: "È un corrotto"

Nuovo governo, chance a Allawi. Ira della piazza: "È un corrotto"

La notizia era nell'aria ma ieri si è avuta l'ufficialità. L'ex ministro della comunicazione di Baghdad Mohammed Tawfiq Allawi ha ricevuto l'incarico di formare il nuovo governo dell'Irak. A renderlo noto l'agenzia stampa Ina, che dà conto di un messaggio video postato su Twitter dallo stesso Allawi, che annuncia di avere appena ricevuto l'incarico dal presidente iracheno Barham Salih. Allawi sostituisce Adel Abdul-Mahdi, dimessosi lo scorso novembre in seguito alle proteste di massa nel Paese contro la classe dirigente e la corruzione dilagante e alle susseguenti violente repressioni, e colma un vuoto istituzionale provocato dal drammatico stallo politico tra le fazioni rivali. Le dimissioni di Abdul-Mahdi furono peraltro caldeggiate dall'ayatollah Ali al Sistani, massima autorità dell'Islam sciita in Iraq. L'incarico di primo ministro a Baghdad è affidato per consuetudine a un esponente della comunità sciita, che costituisce la maggioranza in Irak.

Allawi ha 66 anni ed è stato ministro delle Comunicazioni tra il 2006 e il 2007 e tra il 2010 e il 2012 durante i governi guidati da Nouri al Maliki, in entrambi i casi naufragati a causa delle proteste contro le sue politiche settarie e discriminatorie nei confronti della comunità sunnita. È una figura controversa in Irak. Da un lato ha assunto negli ultimi tempi un volto rassicurante, garantendo che si impegnerà a combattere la corruzione che devasta il Paese tra il Tigri e l'Eufrate e a decidere la data di nuove elezioni e promettendo di tutelare il diritto dei manifestanti di scendere in piazza e di chiamare a rispondere dei propri crimini i responsabili delle uccisioni dei dimostranti. Dall'altro lato però Allawi è osteggiato proprio dalla piazza, che lo considera parte integrante del «sistema politico corrotto» e lo accusa peraltro di essere troppo compromesso con l'Iran, vicino molto scomodo.

E non a caso è stato indicato come il candidato premier dai due maggiori blocchi parlamentari iracheni vicini a Teheran.

Architetto, Allawi ha la cittadinanza del Regno Unito, dove ha vissuto per anni in esilio prima della caduta di Saddam Hussein nel 2003.

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