Il nuovo taglio dell'Irpef è "affidato" al concordato

Il decreto fiscale stabilisce che il gettito aggiuntivo servirà per ridurre l'aliquota intermedia dal 35 a 33%

Il nuovo taglio dell'Irpef è "affidato" al concordato
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In attesa dell'articolato della legge di Bilancio, che sarà oggetto dell'odierno Consiglio dei ministri, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto fiscale collegato alla manovra. Il testo conferma le dichiarazioni del governo: le maggiori entrate erariali, per il biennio 2024-2025, derivanti dall'attuazione del concordato preventivo biennale e «le eventuali maggiori entrate» incassate con il ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato, sono destinate al fondo per la riduzione della pressione fiscale «per essere prioritariamente destinate alla riduzione delle aliquote» dell'Irpef.

In buona sostanza, il 31 ottobre prossimo - quando scadrà la possibilità di aderire al concordato e, di conseguenza, saldare l'eventuale Irpef non versata dal 2018 al 2022 - sarà possibile determinare il gettito derivante dalla sanatoria e dal nuovo istituto. «Se darà buoni risultati, si potrà ridurre l'aliquota Irpef intermedia dal 35% al 33% ed elevare la fascia dei beneficiari di questa riduzione fino a 60 mila euro annui», ha ribadito ieri il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, riprendendo concetti già espressi nei giorni scorsi dal viceministro dell'Economia, Maurizio Leo.

Il decreto fiscale prevede, inoltre, la possibilità per i soggetti Isa (indicatori sintetici di affidabilità, le pagelle assegnate dall'Agenzia delle Entrate) di aderire al ravvedimento speciale anche per le annualità nelle quali hanno dichiarato una delle cause di esclusione di applicazione degli Isa correlata alla diffusione del Covid o hanno dichiarato la sussistenza di una condizione di non normale svolgimento dell'attività. Previsto, tra l'altro, l'incremento di un miliardo di euro delle risorse 2024 di Rete ferroviaria italiana (gruppo Fs), mentre all'Anas quest'anno andranno 300 milioni, mentre 220 milioni in più. Al servizio civile, invece, sono destinati ulteriori stanziamenti per 220 milioni per l'anno in corso.

Sul versante pensionistico l'Ape sociale è rifinanziato per 110 milioni (20 milioni per il 2025, 30 milioni per il 2026, 50 milioni per il 2027 e 10 milioni per l'anno successivo). Tra le altre spese per il 2024 ci sono anche altri 110 milioni per gli straordinari delle forze di polizia e dei vigili del fuoco. Allo stesso modo per quest'anno sono state aumentate le autorizzazioni di spesa per i grandi eventi. In particolare, si tratta di 25 milioni per i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, di 4 milioni di euro per la XVII edizione dei Giochi Paralimpici 2024 e 4 milioni di euro per il Giubileo 2025 a favore di Roma Capitale. Il dl, infine, stabilisce che per rafforzare le misure di riduzione dei tempi di pagamento, come previsto dal Pnrr, le pubbliche amministrazioni dovranno adottare entro il 28 febbraio di ogni anno un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi.

Il decreto fiscale è già incardinato al Senato, mentre la manovra, una volta approvata, sarà esaminata dalla Camera. Tra le prime richieste di modifica quelle relativa alla norma che taglia gli stipendi dei vertici degli enti pubblici non quotati per salvaguardare agenzie fiscali e istituzioni di ricerca.

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