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"Obbligo di velo, violata la legge". Scrittrice costretta a confessare in tv

Il nuovo decreto, firmato il 15 agosto dal presidente iraniano Ebrahim Raisi, per far rispettare la legge sull'hijab e sulla castità ha portato a un nuovo elenco di restrizioni su come donne e ragazze possono vestirsi

"Obbligo di velo, violata la legge". Scrittrice costretta a confessare in tv

Il nuovo decreto, firmato il 15 agosto dal presidente iraniano Ebrahim Raisi, per far rispettare la legge sull'hijab e sulla castità ha portato a un nuovo elenco di restrizioni su come donne e ragazze possono vestirsi. E la scrittrice iraniana Sepideh Rashno, di 28 anni, è tra le prime eccellenti vittime. È apparsa sui canali della Tv di Stato iraniana per confessare di aver violato la legge che obbliga le donne a indossare l'hijab in pubblico in un video che si intitola «La confessione» che fa venire i brividi. Gli attivisti insorgono e fanno notare le occhiaie scure, il viso pallido e l'atteggiamento sommesso. «È chiaro che, oltre alla tortura psicologica di essere stata costretta a confessare, è stata picchiata», ha denunciato l'agenzia di stampa iraniana degli attivisti per i diritti umani (Hrana).

Il video è stato mandato in onda il 30 luglio mentre in molti iniziavano a chiedersi che fine avesse fatto la ragazza arrestata giorni prima. Rashno è stata fermata dalle autorità il 16 luglio, dopo che è stato diffuso online un video in cui si vedeva la 28enne litigare con una donna perché si era rifiutata di indossare l'hijab su un autobus a Teheran. Episodio per cui Sepideh Rashno, con il velo a coprirle testa e collo, ha chiesto scusa durante la sua confessione pubblica.

La ragazza è stata portata in ospedale per una possibile emorragia interna e finora le è stato negato l'accesso a un avvocato e le accuse contro di lei sono sconosciute. Hrana ha fatto sapere che al momento resta in custodia per aver posto resistenza contro l'obbligo di indossare il velo in pubblico. Una legge che risale alla Rivoluzione islamica del 1979, ma che sta diventando sempre più stretta per le donne iraniane. Secondo l'ordinanza chi pubblica foto su internet senza hijab rischia di essere privato di alcuni diritti per un periodo compreso tra i sei mesi e un anno. Mentre le dipendenti del governo vengono licenziate se la loro immagine del profilo sui social network non rispetta le leggi islamiche.

Nelle ultime settimane, alle donne ritenute non conformi è stato impedito di entrare negli uffici governativi, nelle banche o di viaggiare sui mezzi.

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