Guerra in Ucraina

Odessa, la strage dei bambini. "I russi sono bestie"

Cinque i piccoli uccisi. Zelensky: "Il mondo respinga le loro azioni". Medvedev: "La Germania vuole farci guerra"

Odessa, la strage dei bambini. "I russi sono bestie"

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Sono cinque i bambini trovati morti sotto le macerie dell'edificio di Odessa bombardato sabato dai droni russi. E altri potrebbero essercene, come nota il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, secondo cui «la Russia ha fatto dei bambini ucraini i suoi obiettivi militari. Ecco contro chi combattono queste bestie». Nelle operazioni di soccorso tra le macerie del condominio con diciotto appartamenti sono tuttora impegnati in 215. «Le ricerche continueranno fino a quando non sarà chiarito il destino di tutti coloro che erano nell'edificio», aggiunge il presidente di Kiev che invita la comunità internazionale a «rispondere a ogni manifestazione del male russo e respingere le azioni della Russia».

Nelle macerie di Odessa sono stati trovati dodici cadaveri, tra i quali tre bambini piccoli. Ieri mattina è stato recuperato dalle macerie il corpo di una donna che aveva accanto il corpo di un bimbo di otto mesi. «La madre ha cercato di coprirlo con il suo corpo. Sono stati trovati abbracciati», riferiscono i Servizi statali di emergenza, che hanno pubblicato una foto pixelata del recupero dei resti mortali dalle macerie. Sabato erano stati trovati i corpi di una donna con il suo piccolo di quattro mesi e quello di un bimbo di due anni. E ieri sono stati trovati anche i corpi di un fratello e una sorella rispettivamente di 10 e 8 anni. «Questa violenza contro i bambini deve finire. Tutti i bambini hanno diritto a vivere. Questa guerra ha portato via troppe giovani vite», il dolente monito dell'Unicef.

Nella domenica, 739° giorno di guerra, un uomo di 58 anni è morto a causa del bombardamento da parte dei russi del villaggio di Poniativka, nell'oblast di Kherson, mentre almeno 16 persone sono rimaste ferite (due in modo grave) per il danneggiamento di almeno quindici edifici a causa di una bomba aerea guidata lanciata dai russi sul centro della città di Kurakhove, nell'oblast di Donetsk. Un attacco ucraino al porto di Feodosia, in Crimea, ha provocato la chiusura temporanea dello strategico ponte di Kerc'. L'attacco è stato respinto dai russi, che rivendicano di aver intercettato e distrutto 38 droni ucraini in volo sulla penisola.

A Mosca intanto si dicono certi che la Germania sia intenzionata a entrare in guerra contro la Russia. Il numero due del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev, riferendosi alle videoconferenza fra gli alti ufficiali delle forze militari tedesche che parlavano dell'invio a Kiev dei missili Taurus, intercettata e trasmessa dal canale russo Rt, taglia corto: «Tutti i tentativi di presentare la conversazione degli ufficiali del Bundeswehr come un semplice gioco di missili e carri armati sono menzogne. La Germania si prepara a una guerra con la Russia». Da Berlino confermano soltanto che la conversazione è avvenuta su una linea non criptata. «Ci sono indicazioni che era stato usato un mezzo non sufficientemente sicuro alla luce dei contenuti discussi», afferma una portavoce delle forze militari.

La vicenda ha creato grande imbarazzo nel governo del cancelliere Olaf Scholz.

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