Oggi 41 grandi Comuni vanno al ballottaggio. In Sicilia il primo turno per quattro capoluoghi

Il centrodestra prova a conquistare Ancona, la sinistra Vicenza e le toscane

Oggi 41 grandi Comuni vanno al ballottaggio. In Sicilia il primo turno per quattro capoluoghi
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Scattano altre quarantotto ore di sfide elettorali, «vecchie» e «nuove». Perché se da una parte gli occhi sono puntati sui ballottaggi in sette capoluoghi - Ancona, Brindisi, Vicenza, Terni, Massa, Siena e Pisa - in Sicilia e in Sardegna si riparte con un nuovo turno di Amministrative che coinvolge città di prima grandezza. Se in Sardegna i comuni con oltre 15mila residenti sono solo due, Assemini (Cagliari), e Iglesias (Sud Sardegna) in Sicilia si vota in 128 Comuni, tra cui i capoluoghi Catania, Trapani, Ragusa e Siracusa, con elezioni che riguardano 15 Comuni sopra i 15mila abitanti.

I ballottaggi, invece, riguardano 41 Comuni andati al voto due settimane fa. Il primo turno di amministrative del 14 e 15 maggio scorsi ha registrato la vittoria del centrodestra in quattro capoluoghi (Sondrio, Treviso, Latina e Imperia) e del centrosinistra in due, Brescia e Teramo. Oggi le urne restano aperte dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15. Gli aventi diritto al voto sono complessivamente 1.340.688 che, sommati a quelli coinvolti nel nuovo turno di Amministrative, arrivano a coinvolgere quasi tre milioni di italiani.

Il Pd cerca una conferma nelle amministrazioni uscenti (Ancona e Brindisi), per pesare l'esistenza o meno di un «effetto Schlein». Nel capoluogo di regione marchigiano si sfidano Ida Simonella (41,28%), centrosinistra, e Daniele Silvetti (45,11%), centrodestra. A Brindisi il ballottaggio sarà tra Giuseppe Marchionna (44,22%), centrodestra e Roberto Fusco (32,73%), centrosinistra. Importante anche la sfida di Massa, dove proprio la segreteria del Pd è scesa in campo per sostenere il chirurgo Enzo Romolo Ricci che con il 30,35% parte dietro Francesco Persiani (35,28% al primo turno), sostenuto al primo turno da Forza Italia e Lega, ma non da Fdi.

Grande sfida anche a Pisa, la città che più ha fatto discutere, riaccendendo il dibattito sull'opportunità dello strumento del ballottaggio. La città è contesa fra Michele Conti, sostenuto dal centrodestra, che ha mancato la conferma al primo turno per una manciata di voti (49,96%) e Paolo Martinelli (41,12%), ex presidente delle Acli provinciali, sostenuto da centrosinistra e M5s. Conti non ha tagliato il traguardo per una quindicina di voti, uno dei margini più stretti di sempre.

A Siena il ballottaggio sarà tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra (30,51%) e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra (28,8%). A Vicenza la partita è tra Giacomo Possamai (centrosinistra), che ha ottenuto il 46,23% al primo turno e il sindaco uscente Francesco Rucco (centrodestra), che si è fermato al 44,06%.

Molto interessante, infine, la sfida di Terni tra Orlando Masselli, assessore di Fdi (35,81%) e Stefano Bandecchi, presidente della Ternana (28,14%). Un duello anomalo, senza il centrosinistra, con l'istrionico imprenditore che non nasconde l'intenzione e l'ambizione di lanciare addirittura un progetto politico nazionale.

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